L’occupazione israeliana ferisce decine di palestinesi in Cisgiordania

Cisgiordania occupata – MEMO. Venerdì, le forze d’occupazione israeliane hanno sparato contro decine di manifestanti palestinesi, ferendoli, mentre si trovavano in diverse aree della Cisgiordania palestinese occupata, secondo quanto riferito dall’agenzia Anadolu.

Le forze israeliane hanno ferito almeno 22 palestinesi durante le proteste contro l’occupazione nelle cittadine di Beita, Qaryut e Beit Dajan, nella periferia di Nablus, in Cisgiordania.

La Mezzaluna rossa palestinese (PRCS) ha riferito che cinque manifestanti sono rimasti feriti a Beit Dajan e uno a Beita.

Nel frattempo, la PRCS ha riferito che sei manifestanti sono rimasti feriti quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco e lanciato gas lacrimogeni contro manifestanti palestinesi a Qaryut.

Secondo la PRCS, altri tre palestinesi sono rimasti feriti durante la repressione dell’occupazione israeliana contro le proteste a Kafr Qaddoum, ad est di Qalqilia.

Oltre a sparare contro i manifestanti e a ferirli, le forze d’occupazione israeliane hanno rapito Mohammad Aqel, 25 anni, lo hanno picchiato e detenuto.

A Hebron, decine di palestinesi hanno sofferto gli effetti dell’inalazione dei gas lacrimogeni lanciati contro di loro dalle forze israeliane, mentre marciavano per commemorare il 28° anniversario del massacro nella moschea Ibrahimi, di Hebron.

Il 25 febbraio 1994, il colono estremista Baruch Goldstein fece irruzione nella moschea Ibrahimi, durante la preghiera dell’alba, e aprì il fuoco contro i fedeli, uccidendo 29 persone e ferendone oltre 100.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.