Il capo del consiglio comunale di Beit Ur al-Tahta, Abdul Karim Kassem, dove risiedeva l’adolescente ucciso, ha dichiarato all’agenzia Reuters che Mahmoud e i suoi amici si trovavano in auto ritornando dalla piscina in una cittadina vicino e si sono ritrovati sotto il fuoco israeliano.
I quattro ragazzi, è stato rivelato successivamente, sono stati vittime innocenti: un portavoce dell’esercito di occupazione ha detto a Ma’an che alcuni giovani palestinesi hanno lanciato sassi e Molotov contro i veicoli di coloni sulla strada n. 443, a ovest di Ramallah, e che “le forze israeliane hanno agito per proteggere i veicoli dal pericolo e sparato verso i sospetti”, uccidendo il ragazzino e ferendo gravemente i suoi amici e fratelli, per “sbaglio”, dunque.
I feriti sono due fratelli di Mahmoud, Amir, 16 anni, e Hadi, 17, e due amici, Daoud Abu Hassan, 16, e Majd Badran, 16.
(Fonti: Ma’an, Imemc)