Manipolazione della notizia: oltre il danno, la beffa….

Redazionale.

Ieri sera, Repubblica ha pubblicato questa breve:  

Ramallah (Cisgiordania), 21:12

ANP, HAMAS BLOCCA CISTERNE CARBURANTE PER OSPEDALI GAZA

A peggiorare la crisi innescata a Gaza dai tagli nei rifornimenti di carburante decisi dagli israeliani si inserisce anche Hamas, che "apre il fuoco o sulle cisterne dirette agli ospedali", dell’enclave. Il duro atto di accusa è del ministero della Sanità dell’Anp da Ramallah

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_3094121.html?ref=hpsbdx4

Ma la notizia è diversa:

Maan – http://www.maannews.net/ar/index.php?opr=ShowDetails&ID=110638 

Nonostante il monito da parte dei responsabili palestinesi sull’imminente disastro nella Striscia di Gaza causato dalla crisi di carburante e dall’assedio israeliano, la direzione delle Associazioni delle compagnie petrolifere rifiuta di ricevere qualsiasi quantità di carburante e suoi derivati in quanto Israele ha ridotto l’erogazione degli stessi.

Questa mattina, il dott. Mahmud al-Khazendar, vice direttore delle compagnie petrolifere della Striscia di Gaza, ha confermato il rifiuto a ricevere quantità "ridotte" presenti nei depositi di Nahel Oz a est della città di Gaza.

Al-Khazendar ha fatto sapere che nei depositi di Nahel Oz ci sono 3 cisterne cariche di benzina e 14 di Diesel, ma non sono state ritirate perché la parte israeliana non ha mantenuto l’impegno di rifornire la zona dei derivati del petrolio e del gas.
Egli ha confermato che dal 9 aprile non è stato inviato alcun carico di gas – il consumo giornaliero è di 350 tonnellate – e che i depositi possono contenerne 900 tonnellate ma che attualmento sono vuoti.
Al-Khazendar ha riferito che ieri sono entrati un milione di litri di diesel industriale che sono state consegnati alla centrale elettrica.

Nessuno conferma quanto è stato riportato da Repubblica: sono, infatti, i proprietari delle società petrolifere che si rifiutano di ricevere il carburante, ma hanno confermato di aver formato una commissione per affrontare le urgenze, come il rifornimento degli ospedali e dei pozzi d’acqua (questo è quanto riporta il sito di Fatah, partito dell’Anp di Abbas, http://www.fatehmedia.ps/atemplate.php?linkid=21460).
Nella notizia riportata da Maan, e pubblicata di sopra, non c’è accenno alcuno agli "spari di Hamas contro le cisterne", oppure dichiarazioni dell’Anp in questo senso.

Israele rifornisce carburante con il conta gocce e in quantità sempre più ridotte, mentre l’opinione pubblica mondiale, orientata da quotidiani che ricevono "veline" direttamente dal governo di Israele e dall’esercito, pensano che Tel Aviv stia inviando regolarmente ma che è Hamas a rifiutare le forniture. Oltre il danno, la beffa e le menzogne, dunque.

Da qui parte la protesta delle aziende petrolifere di Gaza.

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