Cisgiordania-Quds Press, Ma’an e PIC. Lunedì, Giornata della Terra palestinese, le forze di occupazione israeliane hanno duramente represso le manifestazioni commemorative.
Migliaia di Palestinesi hanno sfilato per le strade della Cisgiordania.
Attivisti hanno piantato alberi di ulivo a Wadi Fukin,in provincia di Betlemme, nelle terre minacciate di confisca.
Centinaia di manifestanti sono arrivati da tutta l’area di Betlemme, campi profughi compresi, si sono radunati nel centro della città e hanno marciato verso le terre minacciate.
Un vasto spiegamento di truppe israeliane ha lanciato lacrimogeni sul corteo, causando l’asfissia di diverse persone.
Wadi Fukin è circondata da quattro insediamenti. Coloni e militari israeliani aggrediscono i residenti nel tentativo di indurli ad abbandonare le loro terre.
A Huwwara, nel sud di Nablus, le forze israeliane hanno tentato di reprimere una marcia a cui prendevano parte oltre 2.000 persone: 15 hanno sofferto per l’eccessiva inalazione di lacrimogeni, compreso il parlamentare di Fatah, Walid Assaf.
Alla marcia hanno partecipato anche Mahmoud al-Aloul, membro del Comitato centrale di Fatah, Qais Abd al-Karim, membro dell’Ufficio politico del Fronte democratico per la liberazione della Palestina, il parlamentare Mustafa al-Barghouthi, e diversi altri.
A Silwad, a nord-est di Ramallah, diversi manifestanti hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeni lanciati dalle forze israeliane, che hanno fatto anche uso di granate a percussione e proiettili di metallo rivestiti di gomma.
I soldati hanno lanciato lacrimogeni anche contro una scuola elementare, nonostante vi fossero all’interno decine di bambini.