In una dichiarazione trasmessa su Al-Manar TV, Sayyed Nasrallah ha adottato questa “operazione speciale”.
“La resistenza in Libano ha mandato un drone di sorveglianza avanzato dai territori libanesi verso il mare. Lo ha guidato per centinaia di chilometri sul mare, poi ha penetrato i nuovi sistemi del nemico, è entrato nel sud della Palestina, e ha sorvolato diverse località significative, prima di essere localizzato dalla forza aerea israeliana”.
Nasrallah ha aggiunto che “abbattere quel veivolo era una questione normale e attesa, ma il risultato è che è volato per centinaia di chilometri in un’area piena di radar”, e ha lodato “i fratelli combattenti”, indicando che “essi sono quelli che dedicano i loro pensieri e sforzi per la difesa del loro popolo e nazione”.
Il Segretario generale di Hezbollah ha spiegato che “questo viaggio non è il primo, e non sarà l’ultimo, e con questi veivoli potremo raggiungere molte località”.
Sayyed Nasrallah ha poi ribadito che Hezbollah non sta combattendo in Siria e che non sta mandando i suoi combattenti laggiù: “Dall’inizio della crisi, alcune componenti dell’opposizione siriana hanno iniziato a dire che noi mandavamo combattenti in Siria. Era una bugia e lo è ancora”.
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