Olmert incontra Abu Mazen: ‘Pace mai stata così vicina’.

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Annuncio all’insegna dell’ottimismo dei due leader dopo il vertice di Parigi
Apertura israeliana anche sulla Siria: "Spero in contatti diretti molto presto"

Olmert incontra Abu Mazen
"Pace mai stata così vicina"

Il premier ebraico: "Il pericolo maggiore ora arriva dall’Iran, ne parleremo con Usa e Ue"
Mercoledì avverrà uno scambio di prigionieri con Hezbollah

PARIGI – Palestinesi e israeliani "non sono mai stati tanto vicini a un accordo" come oggi. Lo ha detto il premier dello Stato ebraico, Ehud Olmert, che a Parigi ha incontrato il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen. "Vi voglio dire – ha affermato parlando in conferenza stampa all’Eliseo a fianco di Abu Mazen e del presidente francese Nicolas Sarkozy – che questi negoziati sono seri, ci sono ostacoli e disaccordi, ma non siamo mai stati così vicini alla possibilità di raggiungere un’intesa come lo siamo ora". "E ci stiamo avvicinando al momento – ha proseguito – in cui la Palestina e lo stato di Israele dovranno assumere decisioni per portarci a un punto dove finora non siamo mai giunti".

Abbas, dal canto suo, ha aggiunto che un fallimento nella stesura di un accordo di pace avrebbe come effetto quello di destabilizzare il mondo. "Sappiamo – ha sottolineato il presidente palestinese – che la pace in medio oriente è la base perla pace nel mondo. Se non succede in fretta, il mondo non sarà stabile. Un clima positivo testimoniato anche dalla liberazione di alcuni prigionieri palestinesi promessa da Olmert.

Mentre mercoledì avverrà uno scambio di prigionieri tra Israele e gli Hezbollah libanesi. L’accordo, secondo fonti libanesi, stabilisce che Israele restituirà agli Hezbollah cinque detenuti libanesi e i resti di 200 arabi uccisi in infiltrazioni in Israele in cambio di due soldati, Ehud Goldwasser e Eldad Regev – non si sa se vivi o morti – che erano stati rapiti sul confine israelo-libanese il 12 luglio 2006 in un attacco attuato da un commando Hezbollah. Israele riceverà anche alcuni resti di soldati uccisi in Libano nel conflitto del 2006.


Olmert ha poi detto di augurarsi contatti "diretti" con la Siria "molto presto" anche se per Israele "la priorità assoluta" resta il processo di pace con i palestinesi". "I negoziati sono ancora indiretti – ha detto il premier dello stato ebraico riferendosi al dialogo con Damasco – ma spero che molto presto diventino un contatto diretto". Per quanto riguarda l’Iran, Olmert ha spiegato che si avvieranno presto riflessioni "con l’Unione Europea e con gli Stati Uniti su come evitare il pericolo più grande, ovvero quello che viene da Teheran".

L’incontro tra Olmert e Abu Mazen è avvenuto nell’ambito del vertice euromediterraneo promosso dal presidente francese Sarkozy. "Farò di tutto affinché l’Unione europea si impegni maggiormente per la pace in Medio Oriente", ha detto il padrone di casa. Fino ad oggi, ha proseguito Sarkozy, "l’Ue non è stata abbastanza impegnata politicamente" per risollevare le sorti del Medio Oriente. Il progetto di Unione per il Mediterraneo, ha aggiunto, "non vuol dire che tutti i problemi saranno risolti ma che il Mediterraneo appartiene a tutti e dobbiamo imparare ad amarci invece che detestarci e fare la guerra".


(13 luglio 2008)

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