Il 29 ottobre 1956, alcune unità delle Guardie di Frontiera israeliane, nel Triangolo di villaggi, giunte a Kafr Qasem, ingiunsero alla popolazione di restare in casa avendo ordinato che il coprifuoco cominciasse un’ora prima del solito.
Più di 40 lavoratori che coltivavano i campi dei dintorni, giunti in ritardo in città, furono fatti allineare e colpiti alla schiena a bruciapelo. Il governo israeliano, aiutato dalla stampa, fece tutto quanto era possibile affinché la verità sulla strage restasse nascosta. Si parlò di errore e si cercarono i colpevoli, che furono identificati in Lt.Daham e nel Maggiore Melindi: questi, rei dell’omicidio di 43 persone, furono condannati a pene miti, poi ridotte di un terzo e, alla fine, nel settembre 1960, Daham ebbe l’incarico di Ufficiale per gli Affari Arabi al municipio di Ramle.