Proteste anti-Muro vicino Betlemme: superato il filo spinato.

             

              

Betlemme. Sostenitori israeliani e internazionali hanno manifestato ieri al fianco degli abitanti di al-Ma'ssara, al-Walaja e – per la prima volta – Wad Rahal, tre cittadina della provincia di Betlemme, in occasione delle proteste settimanali contro il Muro israeliano dell'apartheid. 

A al-Ma'ssara, il corteo ha marciato verso i campi sui quali Israele sta ereggendo la sua barriera. Le truppe avevano piazzato un checkpoint di filo spinato per impedire l'accesso alle terre.

Per la prima volta in due anni, i manifestanti sono però riusciti a superare il checkpoint e a raggiungere le aree agricole.

I soldati hanno cercato di fermarli usando dei bastoni ma alcuni, tra cui un gruppo di attivisti francesi, hanno sfondato lo sbarramento occupando uno dei campi per un po' di tempo.

Come a al-Ma'ssara, anche gli abitanti di al-Walaja e i loro sostenitori hanno marciato verso il cantiere di costruzione del Muro, dove gli organizzatori hanno parlato alla folla e terminato la protesta in modo pacifico, con le truppe rimaste a distanza senza intervenire.

Il giorno prima, tre palestinesi erano stati feriti e altri tre arrestati dall'esercito durante una protesta non-violenta nella stessa area.

Da alcune settimane, Israele ha ripreso i lavori a questo tratto di Muro. Gli abitanti dichiarano che i bulldozer militari hanno sradicato finora 100 olivi di proprietà dei contadini locali. Alcuni di questi alberi risalivano all'età dei Romani, hanno denunciato gli agricoltori.

Nel 1949, l'esercito israeliano costrinse la popolazione di al-Walaja a lasciare il villaggio. Gli abitanti si trasferirono allora in quello che restava delle loro terre, tra Betlemme e Gerusalemme.

Nel 1967, Israele annetté il nuovo villaggio al distretto di Gerusalemme, ma ai suoi abitanti non furono concessi i documenti israeliani. Oltretutto, l'esercito si rifiuta tuttora di rilasciare permessi per costruire case o strutture pubbliche.

Per la prima volta, anche il villaggio di Wad Rahal si è raccolto per protestare contro la costruzione del Muro sulle sue terre. Molti appezzamenti sono già stati sottratti dagli israeliani, sia per costruire la colonia abusiva di Efrata che per estendere il Muro, il cui tracciato passa vicino al centro del villaggio. Gli abitanti temono che se il Muro verrà deviato, com'è previsto che accada, verranno persi altri terreni.

Circa 200 persone, dopo le preghiere del venerdì, hanno quindi percorso insieme ad alcuni attivisti internazionali la breve distanza che separa il Muro dalla scuola. Anche in questo caso, dopo i discorsi di alcuni dimostranti e nonostante la presenza di un gran numero di truppe, la manifestazione è terminata pacificamente.

(Fonte: Imemc)

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