Rapporto settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

PCHR. Rapporto settimanale (11 – 17 gennaio 2018).

Le forze israeliane continuano i crimini sistematici nei Territori Palestinesi Occupati.

  • Le forze israeliane hanno continuato a far uso di forza eccessiva nei Territori Palestinesi Occupati

– 3 civili palestinesi, tra cui 2 minori, sono stati uccisi, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

– 112 civili palestinesi, tra cui 29 minori, 2 giornalisti e un paramedico, sono stati feriti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

– 44 sono stati colpiti da pallottole, 54  da pallottole di metallo rivestite di gomma e 14 da lacrimogeni e dalle loro schegge.

– 12 dimostranti, tra cui 5 minori,  sono stati arrestati in Cisgiordania.

  • Aerei da guerra israeliani hanno colpito un tunnel nella Striscia di Gaza meridionale, ma non si segnalano feriti.
  • Le forze israeliane hanno condotto 79 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania e una nella Striscia di Gaza meridionale.

– 101 civili, tra cui 25 minori e 3 donne, sono stati arrestati.

– 38 di loro, tra cui 14 minori e 2 donne, sono stati arrestati a Gerusalemme.

  • Nella Striscia di Gaza sono stati registrati diversi scontri a fuoco contro le barche da pesca palestinesi.
  • Le autorità israeliane hanno proseguito le loro attività di insediamento in Cisgiordania.

– I coloni israeliani hanno iniziato a istituire una strada di insediamento tra Nablus e Qalqiliya.

  • Si segnalano scontri a fuoco nelle aree di confine della Striscia di Gaza, ma non si segnalano vittime.
  • Le forze israeliane hanno diviso la Cisgiordania in cantoni e hanno continuato a imporre la chiusura illegale sulla striscia di Gaza per l’11° anno consecutivo.

– Sono stati istituiti decine di check-point temporanei in Cisgiordania e altri sono stati ripristinati per ostacolare la circolazione dei civili palestinesi.

– 4 civili palestinesi, tra cui una donna, sono stati arrestati ai check-point in Cisgiordania.

Riassunto.

Le violazioni israeliane del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario nei Territori Palestinesi Occupati sono continuate durante il periodo di riferimento (11 – 17 gennaio 2018). 

Colpiti. 

Durante il periodo di riferimento, le forze israeliane hanno ucciso 3 civili palestinesi, tra cui 2 minori, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Hanno anche ferito 112 civili palestinesi, tra cui 29 minori, 2 giornalisti e un paramedico, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Nella Striscia di Gaza, le forze israeliane hanno continuato a inseguire i pescatori palestinesi nel Mare di Gaza e a colpire le zone di confine mentre gli aerei israeliani hanno colpito i tunnel.

In Cisgiordania, l’11 gennaio 2018, le forze israeliane hanno ucciso Ali Qino (Qadous) (17 anni) del villaggio di Iraq Burin, a sud di Nablus. Il minore è stato ucciso quando i soldati israeliani di stanza vicino a cubi di cemento posizionati al mattino dalle forze israeliane, sulla strada principale del villaggio, hanno aperto il fuoco. Alcuni ragazzi hanno lanciato pietre contro i soldati da una distanza di 150 metri. Questi hanno immediatamente aperto il fuoco contro di loro, uccidendo l’adolescente. I medici dell’ospedale specialistico di Nablus, dove è stato trasferito il minore, hanno riferito che quest’ultimo è stato colpito da una pallottola che gli è entrata in fronte uscendo dalla parte sinistra, causando la frattura del cranio e un’ernia cerebrale.

Il 15 gennaio 2018, in un crimine simile, le forze israeliane hanno ucciso Ahmed Salim (24 anni) dal villaggio di Jayous, a nordest di Qaqliliya. È stato ucciso mentre partecipava a una protesta pacifica contro la decisione del presidente degli USA di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele organizzata quotidianamente nella zona di al-Mentar, vicino al muro di annessione, a ovest del villaggio. Testimoni oculari hanno detto che le forze israeliane hanno sparato più di 20 proiettili consecutivi da una distanza di soli 20 metri.

Durante il periodo di riferimento, la Cisgiordania ha assistito alle proteste contro la decisione del presidente degli USA di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e spostare l’Ambasciata degli USA a Gerusalemme. Durante le proteste, le forze israeliane hanno usato la forza contro i manifestanti e sparato per disperdere le proteste ferendo 30 civili, tra cui 4 minori, 2 giornalisti e un paramedico. Quattro civili sono stati colpiti da proiettili, 20 da proiettili di metallo rivestiti di gomma e 6 da bombole lacrimogene e schegge di granate stordenti.

Traduzione di Edy Meroli