Dal nostro corrispondente
Un recente rapporto del Centro nazionale palestinese dell’informazione denuncia le violazioni dei diritti umani da parte degli israeliani dopo la firma degli accordi a Sharm el- Sheikh, l’8 febbraio del 2005.
A più di un anno dall’accordo, esattamente nella settimana tra il 14 e il 20 marzo 2006, gli israeliani hanno ucciso 4 civili, ne hanno feriti 67, arrestati 129.
823 sono le violazioni commesse questa settimana: bombardamenti, incursioni, costruzioni di posti di blocco militari sulle strade, chiusure delle vie di comunicazione, confisca dei terreni, ed altro ancora.
Il rapporto segnala 66 sparatorie, 39 rappresaglie con 129 arresti, 60 irruzioni e 183 invasioni nelle città e nei villaggi; 45 campagne militari per la costruzione di 107 posti di blocco; 206 chiusure di strade; 6 casi di aggressioni contro i civili, demolizioni di abitazioni, sradicamenti di alberi, prosecuzione della costruzione del muro di separazione, ecc.
Il totale delle violazioni israeliane contro i palestinesi dopo la firma degli accordi di Sharm el-Sheikh, arriva a 31.184 -tra cui 3051 sparatorie/bombardamenti che hanno causato 228 morti e 1505 feriti; 5171 arresti; 5470 posti di blocco costruiti; 36.227 km quadrati di terra confiscata; 214 procedure devastazione dei terreni e sradicamento di piante; 632 aggressioni contro i civili.
La tregua promessa da parte palestinese è invece stata rispettata.