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Al-Quds (Gerusalemme) – Ma'an e InfoPal. Dopo cinque mesi di detenzione con l'accusa di aver aggredito un ufficiale di polizia, Shaykh Ra’ed Salah, leader del Movimento islamico nei Territori palestinesi occupati nel ’48 (Israele, ndr), sarà rilasciato domenica prossima, 12 dicembre.
Il legale di Salah, Zahi Nijiadat, ha annunciato una cerimonia di accoglienza nella sua comunità, Umm al-Fahem.
Apprendendo la notizia, il vice capo del gruppo, Kamal Al-Khatib, ha ribadito la propria certezza: “Si è trattato di una detenzione illegale a sfondo politico. La vicenda è totalmente estranea al principio di legalità e le accuse contro lo Shaykh Salah sono state costruite ad hoc da Israele.
“Il governo israeliano ha voluto tagliarlo fuori da qualunque comunicazione con la popolazione palestinese, in particolar modo, Israele ha creduto di arrestarne l'attivismo sulla questione di al-Quds (Gerusalemme) e le violazioni ai danni della moschea di 'al-Aqsa'”.
La partecipazione di Salah alla Freedom Flotilla1, conclusasi con l’assassinio di nove attivisti turchi e l'aggressione e detenzione illegale del resto dell’equipaggio.
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