Stop della Corte spagnola al processo contro l’occupazione, Na’im: occidente obbediente alla volontà degli israeliani.

 

Gaza – Infopal. La deputata palstinese Huda Na‘im del gruppo parlamentare Cambiamento e riforma, membro della Commissione di vigilanza sui diritti umani nel Consiglio legislativo, si è detta meravigliata dalla decisione della Corte spagnola, che ha annullato il processo a carico di sette capi dell’occupazione israeliana accusati di crimini di guerra contro l'umanità.

Il Tribunale centrale di Madrid ha infatti annunciato l'annullamento del processo contro i sette leader accusati di aver preso parte nel 2002 all’offensiva israeliana sul quartiere ad-Daraj, nella città di Gaza. L’attacco aveva l’obiettivo di uccidere il capo delle brigate di al-Qassam Salah Shehada, ma insieme a lui morirono altre quindici persone, la maggioranza delle quali donne e bambini.

“Questo gesto conferma di fronte al popolo palestinese la vera consistenza dei principi invocati dall’Occidente dalla mattina alla sera – ha commentato Na‘im in una dichiarazione stampa – , ed è ormai chiaro quanto esso dipenda dalla volontà d’Israele, e quanto la lobby sionista sia in grado d’influenzare la sua politica, costringendolo a rinunciare ai suoi slogan, alle sue leggi e alle sue pretese di difendere i diritti umani”. 

Ha poi proseguito il deputato: “La decisione spagnola è la dimostrazione chiara e forte della politica dei due pesi e delle due misure che viene perseguita dai paesi occidentali verso le questioni del Terzo Mondo, e che tormenta gli stati a maggioranza islamica puntando a processarne i popoli e i capi religiosi; e intanto i paesi industrializzati rimangono fermi e impotenti, senza riuscire a prendere una decisione o ad avere un’opinione autonoma contro i palesi crimini d’Israele”.

Na‘im ha inoltre ricordato che la risoluzione rappresenta un duro colpo anche per coloro che rivendicano la libertà e la salvaguardia dei diritti umani, e ha quindi invitato tutte le istituzioni che operano in materia, i gruppi della società civile e i difensori della libertà nel mondo a sostenere i diritti dei palestinesi e esercitare pressioni sulle autorità spagnole affinché rivedano l'annullamento del processo.

 

 

 

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