Striscia di Gaza, l’allarme dell’Unrwa: mancano i fondi per il 2010.

Gaza. Il budget dell’Unrwa, con il nuovo anno, si azzererà, così anche gli stipendi dei suoi addetti saranno a rischio; rischio che minaccia anche il livello dei servizi offerti ai rifugiati”, afferma da Gaza Adnan Abu Hasana, alto funzionario dell’agenzia dell’Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi.

I donatori internazionali non versano più le consuete quote, ma il numero delle persone che dipendono dai servizi dell’Unrwa è in aumento. I Paesi arabi, nel frattempo, non hanno dato seguito alle promesse fatte.

Il deficit nelle casse dell’agenzia si sta verificando malgrado l’instancabile lavoro del suo alto commissario. Si tratta, piuttosto, del risultato dell’azione di alcuni “poteri forti”, fallimentare per ciò che concerne il sostegno ai progetti umanitari.

Il deficit, afferma Abu Hasana, è dovuto anche all’aumento del numero dei rifugiati che non dovevano cadere sotto il mandato originario dell’Unrwa. I palestinesi strappati alle loro case e quelli sfollati a causa della recente aggressione a Gaza non dovrebbero cadere sotto l’egida dell’Unrwa, malgrado le loro terribili condizioni.

Per di più, Abu Hasana afferma che i Paesi arabi non hanno completato i loro impegni presso la Lega Araba, la quale aveva promesso di pagare l’8% del budget dell’Unrwa. Il funzionario dell’Unrwa osserva che l’anno scorso la Lega Araba è riuscita a versarne solo l’1%.

I principali donatori dell’Unrwa sono: gli Stati Uniti, la Ue, La Gran Bretagna, la Svezia, il Giappone, il Canada, e i Paesi del Golfo.

 

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