Testimonianza da Gaza: i feriti arrivano con gli arti a pezzi.

Riceviamo Gazzella Onlus Roma e pubblichiamo.
Cari amici tutti, vi inoltro una drammatica e-mail ricevuta questa mattina
da Ilham, la collaboratrice di Gazzella a Gaza. Sempre con preghiera di far
girare. Un saluto a tutti.
Per Gazzella-onlus Francesca Bettini

 

Caro Ugo, Francesca

Come state? Come stanno tutti? Vi saluto tutti. (…) A Gaza va malissimo. Oggi abbiamo avuto 12 morti e più di 60 feriti. Ho una lista lunghissima di feriti, la maggior parte al di sopra dei 16 anni. Hanno perso le gambe. Sono andata a visitarli in ospedale e nelle loro case per vedere come stavano. Ho delle fotografie, quando avremo l’elettricità per un tempo più lungo, ve le manderò.

Adesso ogni casa di Gaza può essere colpita, in qualsiasi momento, se loro pensano che ci siano uomini di Fatah o di Hamas. Sparano dappertutto. A volte non abbiamo acqua. Queste sono alcune notizie da Gaza. Inizierò a distribuire il denaro ai nostri bambini di Rafah. Ho chiesto a del personale del Medical Relief che viene da due aree vicino Gaza chiamate al-Shajea e al-Tuffah. Dicono che quelli sparano ovunque. Ci sono molti bambini colpiti e morti. Ma il vero problema è che molti dei feriti hanno perso le gambe o le mani, e se qualcuno muore è come fatto a pezzi, stanno usando un nuovo tipo di armi che entrano nel corpo e lo distruggono.

Gli aeroplani sono nel cielo tutto il tempo, controllano se c’è movimento e poi sparano alla gente.

Questa è Gaza adesso, ci aspettiamo ancora di peggio, ovviamente non sappiamo quando finiranno…

I miei migliori saluti a tutti voi.

Ilham

 

 

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