Tribunale israeliano rifiuta petizione palestinese contro progetto coloniale nella moschea di Ibrahimi

Hebron/al-Khalil – MEMO. Giovedì, la Suprema corte di Giustizia israeliana ha respinto una petizione palestinese contro un progetto coloniale che prevede l’installazione di un ascensore presso la Moschea Ibrahimi, a Hebron.

Le autorità israeliane affermano che lo scopo del progetto dell’ascensore è facilitare l’accesso alle persone con esigenze speciali dal lato controllato dall’esercito d’occupazione.

Tuttavia, la municipalità di Hebron sostiene che il vero obiettivo del progetto non è umanitario, ma un tentativo di impadronirsi di una vasta area di terreno e di ebraicizzare ulteriormente la moschea e, pertanto, ha chiesto che il progetto venga interrotto, perché la costruzione avverrà su un terreno di sua proprietà e del Fondo islamico del Dipartimento per i beni religiosi islamici.

La Città Vecchia di Hebron, al-Khalil in arabo, comprende la Moschea Ibrahimi ed è conosciuta dagli ebrei come “Tomba dei Patriarchi”. È un sito altamente contestato ed è stato elencato come sito palestinese del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 2017.

Israele ha gradualmente preso il controllo della moschea, per facilitare il culto del piccolo gruppo di coloni che si sono trasferiti nel centro della Città Vecchia, a spese degli abitanti palestinesi. L’accesso alla moschea per il culto musulmano è strettamente controllato dalle autorità d’occupazione e, a volte, è vietato del tutto.

Inoltre, per realizzare il progetto da 1,4 milioni di dollari, che include un percorso accessibile alle sedie a rotelle e la costruzione di un ponte aereo da collegare alla scalinata superiore della moschea, Israele dovrà assumere il pieno controllo del sito e del terreno circostante ad esso.

Secondo il Times of Israel, giovedì i giudici hanno affermato: “La questione non è se ci sia spazio per tale lavoro di accessibilità, ma come questo non sia stato fatto fino ad oggi”.

“Non abbiamo perso di vista la sensibilità e le complessità politiche e religiose associate al complesso della Tomba dei Patriarchi. Tuttavia, anche coloro che hanno fatto ricorso hanno riconosciuto la necessità di rendere il sito accessibile ai disabili. Pertanto è deplorevole che anche questa questione umanitaria sia diventata politica e fonte di polemiche”, hanno aggiunto i giudici.

Il progetto “Judaisation” è gestito dal Dipartimento di Ingegneria e Costruzione del ministero della Sicurezza israeliano, sotto la supervisione dell’Amministrazione civile israeliana, che dovrebbe durare circa sei mesi.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.