Giornata del Prigioniero palestinese: manifestazioni in tutta la Cisgiordania e la Striscia di Gaza

 Betlemme-Ma’an. Dieci palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane, giovedì 17 aprile, mentre a migliaia partecipavano alle manifestazioni in tutta la Cisgiordania e la Striscia di Gaza per commemorare la Giornata del Prigioniero palestinese.
Grandi manifestazioni si sono svolte a Hebron, Gaza, Jenin, Nablus, e Ramallah per commemorare il giorno della solidarietà con gli oltre 5000 prigionieri attualmente detenuti nelle carceri di Israele.Hebron Oltre 3000 manifestanti hanno marciato attraverso la città di Hebron sventolando la bandiera palestinese, immagini dei prigionieri e insegne in cui chiedevano la fine delle violazioni israeliane dei diritti dei detenuti.

Le forze israeliane hanno ferito 10 palestinesi mentre disperdevano le proteste, e decine sono rimaste intossicate dall’eccessiva inalazione di lacrimogeni dei candelotti lanciati dalle forze israeliane nell’area di Bab al-Zawiya, nel centro di Hebron.
Fonti mediche hanno riferito che sei persone sono state colpite da proiettili veri nelle estremità del corpo, mentre altri sono stati raggiunti da colpi di proiettili di metalli rivestiti di gomma. I feriti sono stati portati negli ospedali della città.

Durante gli scontri, le forze israeliane hanno anche detenuto gli addetti di un laboratorio medico dell’area, e li hanno ammanettati per un certo tempo,  prima di rilasciarli.

Una portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato che “decine di palestinesi hanno lanciato sassi contro il personale di sicurezza, che ha risposto con mezzi anti-sommossa”, confermando che diversi palestinesi erano stati colpiti

Il governatore di Hebron, Kamil Hmeid, che ha partecipato alla manifestazione, ha lodato la capacità di resistenza e la determinazione della popolazione di Hebron di fronte all’occupazione israeliana.

Hmeid ha anche ribadito che non ci sarà pace o stabilità fino a che tutti i prigionieri palestinesi e arabi non saranno rilasciati, specialmente il quarto gruppo di veterani che Israele ha rifiutato di liberare, nonostante le promesse, come condizione per iniziare l’attuale giro di negoziati di pace.

Gaza 

Centinaia di famiglie di prigionieri e diversi blocchi palestinesi hanno preso parte alla marcia che è iniziata da piazza Sarayah fino al quartier generale della Croce Rossa internazionale per segnare.

Manifestanti trasportavano 250 bare avvolte nelle bandiere palestinesi, a rappresentare i prigionieri malati che potrebbero morire poiché viene negato loro da Israele il trattamento medico di cui hanno bisogno.

Anche le madri dei prigionieri hanno preso parte alla marcia, tenendo in mano foto dei figli detenuti.

Jamil Mizher, un leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, ha detto a Ma’an: “Nella Giornata del Prigioniero palestinese, i detenuti dietro le sbarre chiedono alla leadership palestinese di non cedere alle pressioni americano-israeliane di accettare un’alternativa alla liberazione dei prigionieri”.

Egli ha anche lanciato un appello ai dirigenti palestinesi affinché pongano la questione dei prigionieri al vertice delle loro priorità.

Mizher ha aggiunto che la resistenza “in tutte le sue forme” è la soluzione migliore per liberare i prigionieri.

“La Giornata del prigioniero quest’anno ha un’importanza straordinaria”

Migliaia hanno anche partecipato alle manifestazioni a Ramallah, Nablus e Jenin per celebrare la giornata, che giunge in mezzo all’impasse dei colloqui di pace patrocinati dagli Usa e iniziati a fine marzo, proprio un mese dopo che Israele aveva negato l’impegno a rilasciare il quarto e ultimo gruppo di prigionieri.

I palestinesi si sono vendicati, cercando di aderire a diversi trattati internazionali, rompendo il proprio impegno nei negoziati che il Segretario di Stato Usa, John Kerry, aveva lanciato a luglio.

“La Giornata del Prigioniero quest’anno ha un’importanza extra”, ha detto il direttore del Club del Prigioniero palestinese, Abdel al-Anani.

“Il tema dei prigionieri è diventato tra quelli di importanza globale, poiché è il motivo per cui i colloqui di pace sono quasi collassati”, ha dichiarato alla AFP.

Il ministro dei Prigionieri, Issa Qaraqe, durante un’intervista con la Radio “Voice of Palestine”, ha affermato che la decisione di siglare trattati internazionali, compresa la IV Convenzione di Ginevra, può creare la strada per garantire i diritti dei prigionieri palestinesi.

Adalah, l’Ong palestinese per i diritti legali, ha elencato “la detenzione amministrativa senza imputazioni e processo, le severe restrizioni alle visite dei familiari, le punizioni collettive -come la cella di isolamento e le violente incursioni notturne contro i detenuti” come abusi perpetrati da Israele.

E’ richiesta con urgenza una commissione internazionale

Hanan Ashrawi, leader di spicco dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina, ha sollecitato, in un comunicato, “la comunità internazionale a denunciare i trattamenti criminali israeliani contro i prigionieri palestinesi, a formare una commissione internazionale indipendente che investighi sulle violazioni commesse dal servizio carcerario israeliano”.

Un giorno di sciopero della fame è stato osservato dai carcerati per celebrare la giornata di solidarietà con i circa 5000 prigionieri rinchiusi nelle carceri israeliane, ha fatto sapere Qaraqe.

Circa 30 sono in carcere da prima degli Accordi di Oslo del 1993, ha dichiarato Adalah.

Israele ha rilasciato 78 dei 104 prigionieri che aveva promesso di liberare durante i nove mese di colloqui di pace, molti dei quali detenuti da prima degli Accordi di Oslo. Ma si è rifiutato di liberare l’ultimo gruppo, usandolo come merce di scambio per convincere i palestinesi a estendere i negoziati fino alla fine dell’anno.

I palestinesi chiedono il loro rilascio prima della discussione sull’estensione.

Il capo negoziatore, Saeb Erakat, giovedì ha ripetuto l’appello affinché Israele liberi l’ultimo gruppo di detenuti.

Il movimento islamico di Hamas, che governa la Striscia di Gaza, si oppone ai negoziati con Israele e considera gli incontri tra l’Anp e il nemico come “illegittimo”.

“Mandiamo un messaggio ai negoziatori palestinesi: dimenticate questa farsa, i futili negoziati, e tornate alla resistenza che ha liberato i prigionieri”, ha affermato un membro di Hamas durante una manifestazione, mercoledì.

La dirigenza palestinese ha anche lanciato una campagna internazionale a sostegno di alcuni prigionieri, tra i quali Marwan Barghouti, uno dei leader della seconda Intifada, imprigionato dal 2002, e del Segretario generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, Ahmad Saadat.

AFP ha contribuito a questo report.