Il nipote di Nelson Mandela si unirà alla Freedom Flotilla che salperà verso Gaza

Istanbul – The New Arab. Una flottiglia di barche, organizzata da decine di attivisti tra cui il nipote di Nelson Mandela e carica di tonnellate di aiuti salvavita, salperà venerdì verso Gaza.

La Freedom Flotilla Coalition (FFC) ha dichiarato che le sue imbarcazioni sono pronte a partire, avendo completato tutti i requisiti tecnici e di equipaggio. La nave trasporterà centinaia di volontari, tra cui osservatori dei diritti umani, con il compito di consegnare oltre 5 mila tonnellate di cibo e aiuti medici ai palestinesi nell’enclave devastata dalla guerra.

“Stiamo lavorando diligentemente per spostare le nostre imbarcazioni in un porto di Istanbul dove le procedure burocratiche per centinaia di partecipanti possano essere completate, per consentire l’imbarco a partire da venerdì mattina”, ha dichiarato la coalizione in un comunicato di mercoledì.

Le imbarcazioni, attualmente attraccate a Istanbul, trasporteranno circa 800 persone provenienti da oltre 40 nazioni, dall’Indonesia agli Stati Uniti, dalle Hawaii all’Argentina.

Tra loro ci sono veterani dell’esercito statunitense, medici, avvocati per i diritti umani e il nipote di Nelson Mandela, Nkosi Zwelivelile Mandela.

Parlando sulla pagina TikTok della FFC, il politico sudafricano Nkosi Zwelivelile Mandela ha dichiarato: “Siamo finalmente riusciti a salpare e non vediamo l’ora di rompere l’assedio e il blocco su Gaza e di garantire che i palestinesi e la società civile in particolare ricevano questi aiuti umanitari”.

Decine di imbarcazioni provenienti da oltre 40 Paesi, tra cui la Norvegia, cercheranno di violare il severo blocco marittimo, terrestre e aereo imposto da Israele su Gaza, che ha fortemente limitato le forniture di aiuti alla Striscia colpita dal conflitto.

La FFC ha chiamato la sua missione “Per i bambini di Gaza” per sottolineare le conseguenze disastrose della guerra sui bambini, che costituiscono circa la metà dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza.

Decine di migliaia di bambini sono tra le oltre 34 mila persone uccise e 74 mila ferite dalla brutale guerra scatenata da Israele da ottobre. Le agenzie delle Nazioni Unite hanno dichiarato il disastro umanitario e si prevede che i livelli di carestia peggioreranno nelle prossime settimane.

Oxfam ha recentemente riferito che quasi tutta la popolazione sta vivendo una situazione di fame estrema, con le popolazioni del nord più indigenti, che sopravvivono con appena 245 calorie al giorno.

La spedizione ricorda un tentativo del 2010 da parte di attivisti turchi e internazionali di portare aiuti a Gaza via mare, che si trasformò in caos quando la nave principale, la Mavi Marmara (in realtà tutte e sei le imbarcazioni della FF, ndr), venne intercettata ed i comandanti israeliani armati aprirono il fuoco, uccidendo nove attivisti.

Alcuni partecipanti alla spedizione attuale hanno preso parte anche alla flottiglia del 2010. Non si lasciano scoraggiare dalle minacce delle autorità israeliane, che avrebbero dichiarato di voler allontanare le imbarcazioni dalle coste di Gaza.

In una dichiarazione di mercoledì, l’avvocata statunitense per i diritti umani e membro del comitato direttivo della FFC, Huwaida Arraf, ha esortato la comunità internazionale a dissociarsi dall’assedio di Israele su Gaza.

“Chiediamo ai governi dei 40 Paesi rappresentati sulla Freedom Flotilla di rispettare i loro obblighi di diritto internazionale e di esigere che Israele garantisca alla flottiglia un passaggio sicuro verso Gaza”.