“Giornata della rabbia”: 1 Palestinese ucciso e 767 feriti durante scontri con le forze di occupazione

PIC, MEMO e Quds Press. Venerdì, un palestinese è stato ucciso e altri 767  sono rimasti feriti da proiettili e intossicati da gas lacrimogeni, nella “Giornata della rabbia”, l’ondata di proteste scoppiate in tutta la Palestina a seguito della proclamazione di Gerusalemme come capitale di Israele da parte degli Stati Uniti.

Alcuni feriti sono stati definiti “gravi.

 

Il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qidra, ha reso noto che un palestinese di 29 anni è stato ucciso e 153 altri sono rimasti feriti, tra cui 3 gravi, negli scontri con le forze di occupazione israeliane in diverse zone della Striscia di Gaza orientale.

53 feriti sono del nord della Striscia, 35 della città di Gaza, 22 del campo profughi di al-Bureij, 37 di Khan Younis, e 6 est di Rafah

Il personale della Mezzaluna Rossa palestinese ha affermato di aver soccorso centinaia tra feriti e asfissiati nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme.

Le proteste fanno seguito all’appello che Hamas e altre fazioni palestinesi hanno rivolto al popolo palestinese affinché manifesti contro l’arbitrario riconoscimento statunitense di Gerusalemme come capitale di Israele.

Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Gadi Eizenkot, ha annunciato uno stato di allerta generale in seguito all’escalation di scontri in tutta la Cisgiordania e Striscia di Gaza.