L’esercito rapisce 23 palestinesi in Cisgiordania

460_0___10000000_0_0_0_0_0_3stghImemc. Martedì all’alba i soldati israeliani hanno rapito 23 palestinesi in diverse parti della Cisgiordania.

Ghassan Daghlas, responsabile per il monitoraggio degli insediamenti israeliani dell’Anp a nord della Cisgiordania, ha dichiarato che perlomeno sei soldati israeliani sotto copertura hanno invaso un negozio di cellulari nel villaggio di Qabalan, a sud di Nablus, e hanno rapito Samer Al-Aqra’ e suo fratello Abdul-Latif, dopodiché hanno sparato alla gamba di un altro palestinese, Yousef Sharhrouj, e lo hanno sequestrato. Daghlas ha aggiunto che i soldati hanno confiscato un computer e un iPad dal negozio e hanno portato tutti i residenti rapiti alla base militare della colonia di Ariel.

L’esercito ha inoltre invaso e perquisito i dormitori degli studenti nell’Università di Najah, a ovest di Nablus.

Inoltre i soldati hanno rapito Saher Nasasra dal villaggio di Beit Forik, nei pressi di Nablus, e Soheib al-Ashqar dal villaggio di Saida, nel distretto cisgiordano settentrionale di Tulkarem.

Nel distretto di Jenin, sempre nella Cisgiordania settentrionale, i soldati hanno installato un blocco stradale all’entrata principale del villaggio di Ta’nak e hanno sequestrato un palestinese identificato come Abdullah Abu Qatheela.

Nella Gerusalemme occupata, i soldati hanno invaso i paesi di al-‘Ezariyya e Abu Dis, perquisendo e saccheggiando molte case e sequestrando Mohammad al-Mekhel, Mohammad Yazan Hamdan, Ali Far’un, Abdullah Shatara, Amir Shatara, Mustafa al-Yassini, Marwan Bassa, Nayef al-Khatib, Ashraf al-Yassini e Ali Ayyad.

A Betlemme, i soldati hanno perquisito molte case del paese di al-Khader, a sud della città, e hanno rapito Mansour Nasri Salah, 18 anni, Bilal Mohammad Salah, 15, Khalil Khaled Salah, 17, e Mansour Ateyya.

A Hebron, a sud della Cisgiordania, i soldati hanno rapito Karam Fakhri Miswada, 34 anni, suo fratello Shawqui, 30, e Ibrahim Abdul-Wahab al-Atrash.

L’esercito ha invaso vari quartieri della città, hanno fatto irruzione nella casa di Ibrahim Samir Eskafi, 23enne ucciso dal fuoco israeliano il 4 novembre 2015, e hanno preso le misure dell’edificio per prepararsi a demolirlo. Eskafi è stato ucciso dopo avere, a quanto riferito dall’esercito, “deliberatamente investito dei soldati israeliani con la sua macchina”.

I soldati hanno anche installato numerosi blocchi stradali, specialmente vicino alle città di Halhoul e ath-Thaheriyya e all’entrata settentrionale di Hebron, fermando e perquisendo decine di macchine e controllando le carte d’identità dei passeggeri.

Traduzione di F.G.