Report: 350 bambini palestinesi detenuti nelle carceri palestinesi

97420241Quds Press. Sabato 19 novembre, l’organizzazione umanitaria non governativa Il Club del Prigioniero palestinese ha reso noto che circa 350 minorenni palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane. Tra di essi ci sono 21 ragazze minorenni.

Il Club, in un comunicato stampa ricevuto da Quds Press in occasione della Giornata mondiale del bambino che è stata adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite e che ricorre il 20 novembre, ha chiarito di aver documentato più di 2000 casi di arresti di bambini dallo scoppio della rivolta, intifada, popolare all’inizio di ottobre 2015, la maggior parte dei quali avvenuti a Gerusalemme.

Il comunicato ha evidenziato che un certo numero di violazioni sono state realizzate dalle autorità israeliane ai danni dei minorenni, classificate come crimini, tra cui proiettili veri e propri sparati direttamente e intenzionalmente contro di loro, il trasferimento in centri di detenzione e per gli interrogatori, dove sono stati lasciati senza mangiare e bere, utilizzando forti percosse, insulti e parole oscene sul loro conto, estorcendo le confessioni sotto pressione e minaccia.

Inoltre, il comunicato ha evidenziato che quest’anno si è registrato un peggioramento delle politiche relative alla prigionia minorile: l’innalzamento del numero di arresti e l’adozione di un certo numero di leggi razziste o disegni di legge. I tribunali israeliani hanno già emesso sentenze elevate ai danni di numerosi bambini, come il carcere a vita o per più di dieci anni.

Il Club del Prigioniero ha ricordato la questione del ragazzino di Gerusalemme, Ahmad Munasara (14 anni), condannato a 12 anni di carcere, notando che ci sono decine di ragazzini che affrontano processi e contro i quali le autorità israeliane hanno chiesto condanne analoghe a quella di Ahmad.

Sono tre le carceri israeliane che detengono bambini: Ofer, Megiddo e Hasharon.

Il Club ha poi rinnovato l’appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché si compiano sforzi maggiori per la protezione dei bambini palestinesi, rivolgendosi in primo luogo all’organizzazione delle Nazioni Unite per i bambini, l’UNICEF.

Traduzione per InfoPal di M.D.F.