Striscia di Gaza, 3 bimbi morti per mancanza di cure mediche

Gaza-PIC. Tre neonati sono stati dichiarati morti negli ultimi giorni, a Gaza, dopo che l’Autorità nazionale palestinese (ANP), presieduta da Mahmoud Abbas, ha negato loro l’accesso a cure urgenti.

Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra, ha reso noto che Ibrahim Samir Tbeil, di 9 mesi, è deceduto mentre si trovava all’unità di cura intensiva all’ospedale al-Rentisi.

Al-Qudra ha lanciato l’allarme sulle condizioni di oltre 3.000 bambini di Gaza che necessitano di cure urgenti.

Martedì, un altro bimbo, Baraa Ghaban, con problemi cardiovascolari, è stato dichiarato morto all’ospedale al-Shifa di Gaza, dopo che anche a lui l’ANP aveva negato il diritto di ricevere cure fuori di Gaza. Al-Qudra aveva avvisato che il piccolo si trovava in imminente rischio di morte.

Lunedì pomeriggio era deceduto un altro bimbo, Mus’ab Bilal al-Areir.

Al-Qudra e attivisti per i diritti umani accusano l’ANP e l’occupazione israeliana delle morti dei tre piccoli gazawi, mettendo in guardia su altri imminenti decessi, nel caso non vengano garantite cure urgenti.

Il direttore del dipartimento neonatale dell’ospedale al-Shifa, Abu Hamda, ha lanciato un appello a tutte le istituzioni e organizzazioni mediche affinché agiscano e lavorino per salvare i neonati di Gaza prima che sia troppo tardi.

Abu Hamda ha spiegato che altri neonati sono a rischio di morte per l’impossibilità di ricevere cure mediche adeguate fuori dalla Striscia di Gaza assediata, in ospedali meglio equipaggiati.

Secondo il ministero palestinese della Sanità, dall’inizio del 2017 le politiche dell’ANP hanno già causato la morte di 9 pazienti, tra cui i tre bimbi.