100 palestinesi feriti dai proiettili israeliani a Al-Aqsa

Gerusalemme-al-Quds-Quds Press, PIC, Wafa e MEMO. Domenica, 100 persone sono rimaste ferite dalla polizia israeliana che ha sparato proiettili di metallo rivestiti di gomma e bombe sonore dopo l’ora di preghiera dell’alba.

Dopo aver eseguito la preghiera dell’alba, centinaia di persone si sono radunate tra Masjid Al-Qiblatain e la Moschea della Cupola della Roccia, nella Spianata delle Moschee, e hanno sventolato le bandiere palestinesi e di Hamas. Hanno cantato slogan come “Siamo tutti Sheikh Jarrah” prima di spostarsi verso la Porta dei Leoni e la Porta al-Hutta.

La polizia israeliana ha sparato proiettili di metallo rivestite di gomma e bombe sonore contro il raduno che lasciava il Complesso di al-Aqsa. I giovani palestinesi hanno risposto lanciando pietre e bottiglie contro la polizia.

La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato in una nota che 10 palestinesi sono stati feriti da proiettili di metallo rivestiti di gomma, cinque sono stati colpiti alla testa, quattro ai piedi e uno alla mano.

I trasferimenti di alcuni feriti all’ospedale sono stati ritardati a causa della chiusura della Porta dei Leoni, agli ingressi e alle uscite, da parte della polizia.

Un proiettile di metallo rivestito di gomma ha colpito la bocca di uno dei feriti, ferendogli gravemente la mascella.

La polizia israeliana ha anche arrestato alcuni giovani palestinesi e, dopo circa mezz’ora di caos, la situazione è tornata alla normalità.

I palestinesi a Gerusalemme, nei giorni scorsi, hanno protestato in solidarietà con i residenti del quartiere di Sheikh Jarrah. Le proteste sono scoppiate dopo che un tribunale israeliane a Gerusalemme est ha approvato la decisione di sfrattare sette famiglie palestinesi dalle loro case a favore dei coloni israeliani.

La polizia israeliana ha tentato di disperdere i fedeli all’interno del complesso della moschea di Al-Aqsa, venerdì sera, usando granate assordanti e bombe a gas. Anche le donne sono state prese di mira dalle forze israeliane, secondo quanto raccontato da testimoni.

La Moschea di Al-Aqsa è il terzo sito più sacro al mondo per i musulmani. Gli ebrei chiamano l’area il “Monte del Tempio”, sostenendo che nei tempi antichi era il luogo dove sorgevano due templi ebraici.

Israele occupò Gerusalemme Est, dove si trova Al-Aqsa, durante la guerra arabo-israeliana del 1967, annettendo l’intera città nel 1980, con una mossa mai riconosciuta dalla comunità internazionale.