106 milioni di perdite nel settore industriale di Gaza a seguito dell’aggressione israeliana

Gaza-Quds Press e PIC. Secondo uno studio predisposto dal ministro dell’Economia nazionale di Gaza, il valore totale dei danni subiti dal settore industriale, a seguito dell’aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza, l’estate scorsa, ha raggiunto i 106 milioni di dollari.

Lo studio, cui ha collaborato la Federazione generale delle Industrie – un programma di sviluppo dell’Onu – e molte istituzioni partner, ha ricordato che i danni riportati sono stati distribuiti nel seguente modo: il 55,2% nell’industria alimentare, il 14,2% nell’edilizia, il 7,7% nelle materie plastiche, il 6,9% nella metallurgia, 5,1% nella chimica, 2,8% nel legno e il 7,2% nel resto delle industrie.

Lo studio presentato dal direttore generale dell’industria e dal presidente del Comitato di controllo dei danni, Abdelnasser Awad, riassume i danni che hanno subito le abitazioni, le imbarcazioni, le strumentazioni di ingegneria, le linee di produzione, i pezzi di ricambio, le materie prime e i materiali prodotti.

Il 7 luglio dell’anno scorso, la Striscia di Gaza fu vittima di una vasta operazione militare israeliana, durata 51 giorni, dove furono eseguiti migliaia di bombardamenti aerei, terrestri e marittimi, che causarono 2311 morti palestinesi e migliaia di feriti. Migliaia di case furono distrutte, così come gli impianti industriali.

Traduzione di Nadia El Mansouri