15 feriti durante la manifestazione della Giornata palestinese della Terra

Ramallah-Quds Press. Fonti locali hanno riferito che sabato 30 marzo, più di quindici palestinesi sono rimasti feriti negli scontri con le forze israeliane, scoppiati al posto di blocco di Qalandia, sud di Ramallah (Cisgiordania centrale).

I testimoni hanno riferito che gli scontri sono scoppiati tra centinaia di dimostranti palestinesi e l’esercito di occupazione israeliano che ha tentato di reprimere una manifestazione, organizzata da forze nazionali e islamiche di Ramallah, per commemorare la Giornata palestinese della Terra. Unità rafforzate dell’esercito israeliano hanno sparato una raffica di proiettili di gomma e gas tossici contro i manifestanti, ferendone una quindicina, tra cui il ministro degli Affari sociali nel governo dell’Autorità palestinese (Anp), Magda al-Masri, e il membro dell’ufficio politico del Fronte democratico per la Liberazione della Palestina (Fdlp), Ramzi Rabah, oltre ad alcuni leader delle fazioni palestinesi.

Nel discorso tenuto durante la manifestazione, il ministro palestinese, Magda al-Masri, ha dichiarato: “In questa giornata il popolo palestinese si unisce nella lotta per la liberazione nazionale e democratica, contro le violazioni che subisce quotidianamente”, invitando a “porre fine all’assurda divisione distruttiva e unire le fazioni palestinesi sulla base di un programma di unità e dello statuto di riconciliazione nazionale”.

Dal canto suo, Ramzi Rabah ha affermato che “le violazioni sioniste contro tutto ciò che è palestinese, terra e popolo compresi, richiedono una presa di posizione, che sia il preludio ad intensificare la resistenza e ampliarla per trasformarla in un’intifada popolare su tutto il territorio”.