200 palestinesi feriti durante il raid della polizia israeliana nella moschea di Al-Aqsa

Gerusalemme/al-Quds-Wafa. Duecento palestinesi sono rimasti feriti, venerdì sera, durante l’irruzione della polizia di occupazione israeliana nei cortili della moschea di Al-Aqsa, nella Città Vecchia di Gerusalemme occupata.

Secondo la Mezzaluna Rossa, almeno 205 palestinesi sono rimasti feriti nell’aggressione della polizia israeliana, che è continuata per diverse ore.

Molti dei cittadini feriti, circa 88, sono stati ricoverati in ospedale e la Mezzaluna Rossa ha anche affermato di aver istituito un ospedale da campo a Gerusalemme per far fronte a ferite lievi e moderate per ridurre la pressione sugli ospedali.

Gli agenti di polizia hanno sparato proiettili di metallo rivestiti di gomma e granate assordanti su centinaia di fedeli che partecipavano alle preghiere notturne nel complesso.

Decine di fedeli sono stati arrestati dalle forze d’attacco.

L’attacco della polizia al complesso della moschea ha scatenato scontri con i fedeli e la polizia ha chiuso diversi cancelli che conducono ai cortili della moschea, negando l’accesso ai fedeli dall’esterno del complesso.

Nel frattempo, un gruppo di coloni ha fatto irruzione in un banchetto dell’iftar organizzato da famiglie palestinesi che stavano per essere sfrattate nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme occupata. Sono stati segnalati almeno due feriti tra civili palestinesi.