Ristorante demolito a Beit Jala

Betlemme – Ma’an. L’agenzia di stampa Wafa riferisce che l’esercito israeliano ha demolito un ristorante a Beit Jala martedì, con il pretesto della mancanza di un permesso edilizio.

I residenti del luogo dichiarano che i bulldozer sono arrivati nell’area al-Makhrour di Beit Jala all’alba, protetti dai soldati.

Essi affermano che l’esercito israeliano ha poi isolato l’area e circondato il ristorante prima di demolirlo. La proprietà era di Ramzi Qaisyeh.

Il sindaco di Beit Jala, Raji Zeidan, afferma che l’esercito israeliano avrebbe mirato all’area al-Makhrour di Beit Jala nel tentativo di forzare i residenti ad abbandonare la loro terra per far posto agli insediamenti.

La cittadina di Beit Jala, per la maggior parte cristiana, è circondata da insediamenti di Gilo e Har Gilo a nord e nord-ovest.

La prossimità di insediamenti illegali e il percorso del Muro di separazione israeliano hanno aumentato la pressione sulla terra del villaggio, così che molte aree si trovano a dover affrontare la minaccia dell’annessione.

Nell’ottobre del 2011 l’esercito israeliano emise un’ordinanza militare per confiscare 37mila metri quadrati di terra private vicino al monastero salesiano di Cremisan, a Beit Jala.

A dicembre, l’esercito israeliano demolì diverse case nell’area al-Makhrour, con il pretesto della mancanza dei permessi edilizie.

L’esercito israeliano, ad aprile, demolì quattro edifici antichi e sradicò 52 pali elettrici a al-Makhrour.

L’area è considerata un patrimonio di eredità naturale dal Centro per la Conservazione del Patrimonio Culturale, ma è destinata ad essere tagliata fuori da Beit Jala dal Muro di separazione israeliano, afferma il centro.

Dal 2000 al 2007, l’amministrazione civile ha approvato il 5% delle domande per ottenere i permessi edilizi da parte dei palestinesi nell’Area C.

La maggior parte degli insediamenti israeliani si trovano nell’Area C.

Traduzione per InfoPal a cura di Barbara Tassone