34 palestinesi arrestati, un adolescente ferito nelle proteste a Gerusalemme Est

Gerusalemme (Al-Quds) – Imemc. Durate le manifestazioni di protesta contro l'espansione coloniale israeliana nei quartieri di Silwan e Ras al-Amud (Gerusalemme est), la polizia israeliana ha aggredito i dimostranti sparando proiettili d'acciaio rivestiti di gomma e gas lacrimogeni. Inoltre, 34 palestinesi sono stati arrestati e un 17enne è rimasto ferito.

Fonti israeliane hanno riportato il ferimento di tre ufficiali di polizia dal lancio di pietre da parte di ragazzi palestinesi, mentre la versione israeliana a giustificazione dell'arresto dei 34 è “disturbo alla quiete”.

Negli ultimi due anni, i quartieri in questione, Silwan e Ras al-Amud, sono divenuti i centri della resistenza non-violenta a Gerusalemme est. Questo in seguito all'espressa intenzione della municipalià di svuotare la città della presenza dei residenti palestinesi, per costruirvi invece un parco a tema biblico. Le abitazioni dei palestinesi sarebbero state sostituite da altre strutture per uno sviluppo esclusivamente ebraico. 

Da allora, sono stati centinaia gli ordini di demolizione consegnati dalle autorità israeliane a proprietari palestinesi e decine sono le case abbattute.

Quanti non hanno più una casa si sono accampati in delle tende e centinaia di sostenitori internazionali e israeliani si sono uniti alla protesta contro le violazioni israeliane in corso a Gerusalemme est.
Le proteste di ieri hanno coinciso con il 63° anniversario della Nakba, la Catastrofe palestinese che si commemora il 15 maggio, giorno in cui lo Stato di Israele si fondò sulla terra di Palestina (1948).

Gli storici israeliani hanno riportato che “nel 1948 vi furono operazioni di pulizia etnica in 443 villaggi palestinesi dove oggi sorge Israele. 750mila palestinesi divennero profughi e il numero era destinato ad aumentare negli anni”.

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