46° giorno di olocausto israelo-occidentale a Gaza: continuano i massacri di civili e i bombardamenti contro gli ospedali. Bilancio: 13.300 morti (5.600 bambini), e oltre 31.000 feriti

46° giorno di olocausto israelo-occidentale a Gaza: continuano i massacri di civili e i bombardamenti contro gli ospedali. Bilancio: 13.300 morti (5.600 bambini), e oltre 31.000  feriti

Gaza-InfoPal. Prosegue l’olocausto dei civili, e in particolare dei bambini, nella Striscia di Gaza, ad opera del colonialismo psicopatico sionista, sotto gli occhi del mondo intero, arabo compreso, incapace di fermare i nuovi nazisti israeliani, e dunque totalmente complice.

Per il 46° giorno consecutivo, l’esercito di occupazione israeliano, con il sostegno degli Stati Uniti d’America, dell’Europa e dei mercenari, continua un’aggressione devastante contro Gaza, e i suoi aerei prendono di mira edifici e case residenziali, distruggendoli sopra le teste dei residenti; la Striscia di Gaza è privata di acqua, cibo e carburante.

Ufficio stampa governativo a Gaza ha dichiarato che dall’inizio dell’aggressione israeliana sono più di 13.300 i morti, tra cui 5.600 bambini e 3.550 donne, e oltre 31.000 i feriti, il 75% dei quali sono bambini e donne.

L’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza ha causato, finora, la chiusura di 55 ospedali e 52 centri sanitari; il 60% delle unità abitative della Striscia di Gaza sono state colpite.

Nuovi massacri.

Il bombardamento di due case nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, ha provocato 20 morti, e molti feriti.

Fonti locali hanno riferito che gli aerei israeliani hanno preso di mira due case nel campo di Nuseirat, piene di sfollati, e le hanno abbattute sopra i residenti, la maggior parte dei quali erano bambini e donne.

Gli aerei d’occupazione hanno anche lanciato attacchi intensivi su diverse aree della Striscia di Gaza, in concomitanza con gli scontri tra le forze di occupazione e la resistenza.

Le fonti hanno riferito che la resistenza palestinese è impegnata in scontri su diversi assi nella città di Gaza e nel nord della Striscia di Gaza.

Un bombardamento israeliano che ha preso di mira una piazza residenziale in cui vivevano le famiglie di Al-Hindi, Al-Darni, Odeh, Shamaa, Khalil, Abu Dallakh, Makkawi, Al-Amoudi e Al-Balawi, a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, e ha provocato la morte e il ferimento di decine di persone.

Le comunicazioni nella città di Gaza e nel nord della Striscia di Gaza si sono interrotte dopo un bombardamento israeliano che ha preso di mira le torri di trasmissione.

L’occupazione ha distrutto 9 case a Beit Lahia nel nord della Striscia di Gaza. La giornalista Ayat Khadura è stata uccisa nel bombardamento della sua casa a Beit Lahia. Nella foto tratta dal suo ultimo video, spiegava la situazione, poco prima di venire uccisa dalle bombe sioniste: “Questo potrebbe essere il mio ultimo video”. E così è stato.

Aerei da guerra israeliani hanno distrutto una piazza residenziale densamente popolata nel campo profughi di Jabalya, a nord della Striscia di Gaza, lasciando decine di vittime civili innocenti.

Ospedali nel mirino.

Il portavoce del ministero della Salute a Gaza ha reso noto che circa 120 persone sono state evacuate dall’ospedale indonesiano all’ospedale Nasser; che gli ospedali nel nord di Gaza sono completamente fuori servizio; che il tasso di occupazione degli ospedali di Gaza ha raggiunto il 190%.

Israele ha bombardato l’ospedale Al-Shifa e ne ha distrutto alcune parti.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, ministero della Salute di Gaza; credits foto: PIC, Quds News network, ministero della Salute di Gaza e autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/