70 prigionieri Palestinesi iniziano lo sciopero della fame

Ramallah-Ma’an. Un gruppo di prigionieri ha dichiarato che 70 detenuti rinchiusi nelle prigioni israeliane martedì scorso hanno dato il via allo sciopero della fame per protesta contro le politiche di isolamento.

L’azione di protesta è stata avviata in solidarietà con detenuti in isolamento.

La Società dei prigionieri palestinesi ha dichiarato che Nahar al-Saadi è in sciopero della fame dal 20 novembre per protesta contro l’isolamento. Le sue richieste includono la fine del suo isolamento e di quello dei compagni e il permesso delle visite dei familiari.

Il Jihad islamico ha chiesto la fine dell’isolamento di Saadi e ha lodato l’azione degli scioperi della fame.

Il PPS ha reso noto che sabato scorso i prigionieri Fahd Sawalha e Mahmoud Kleibim, entrambi trattenuti nella prigione di Nafha, hanno iniziato uno sciopero della fame contro la detenzione in isolamento, che coinvolge 30 detenuti.
Circa 7 mila Palestinesi sono al momento rinchiusi nelle prigioni israeliane, oltre 2 mila dei quali furono arrestati dalle forze israeliane nel corso dell’estate, durante tensioni e violenze in Cisgiordania e Gaza.

Traduzione di Vittoria Bortone