‘Abbas a Israele: ‘Dialogo contro rilascio prigionieri ed equipaggiamento’

‘Abbas a Israele: ‘Dialogo contro rilascio prigionieri ed equipaggiamento’

Parigi – Ma’an. Di Johon Irish.

Il presidente Mahmoud ‘Abbas si è detto pronto a dialogare con Israele se questo libererà i prigionieri e se permetterà al corpo di polizia palestinese di equipaggiarsi. Ma per i palestinesi non si potrà riparlare di pace senza un congelamento delle colonie israeliane in Cisgiordania.

“Se il premier Netanyahu sarà d’accordo con le nostre richieste…allora riprenderemo a dialogare, ma ciò non si tradurrà necessariamente con i negoziati”, ha detto ‘Abbas nel corso di una visita a Parigi.

Gli ultimi negoziati per la creazione di uno Stato palestinese a fianco di quello di Israele, voluti dagli Usa, si erano fermati nel 2010 di fronte alla questione della colonizzazione israeliana dei territori palestinesi occupati, aree che Israele intende comunque annettere nell’ambito di qualunque accordo.

Israele aveva liberato di recente alcuni prigionieri affiliati a Fatah, proprio in gesto di distensione verso i palestinesi.

Lo Stato ebraico ha costantemente mantenuto un coordinmento con le forze di sicurezza dell’Autorità palestinese (Anp) decidendone il grado di equipaggiamento e il loro dislocamento sul territorio.

Il leader palestinese ribadisce la propria posizione sul congelamento delle colonie, dalla maggioranza delle potenze mondiali considerate “illegali”.

“Israele è pronto a riprendere i colloqui di pace senza alcuna precondizoone”, aveva risposto ad ‘Abbas, Mark Regev, portavoce di Netanyahu, senza commenti su un eventuale rilascio di prigionieri, né sull’affare “equipaggiamento”.

‘Abbas è a Parigi per sottoscrivere l’impegno finanziario francese, per 10milioni di euro, per chiedere ad Hollande un sostegno per il futuro Stato palestinese e per la riconciliazione tra Fatah e Hamas.

Tra i primi commenti rilasciati da Hollande, nella nuova veste di presidente francese, ci sono quelli in favore di una ripresa dei colloqui per riconoscere lo Stato palestinese, ma esclusivamente in un quadro negoziale.

“Dobbiamo fare di tutto per agevolare il riconoscimento di uno Stato palestinese attraverso il processo negoziale. Il dialogo deve ripartire quanto prima”, sostiene Hollande.

Il suo predecessore, Nicolas Sarkozy, aveva assunto posizioni marcate in merito al processo di pace tra Israele e palestinesi, proponendo per la Palestina lo status di osservatore presso l’Onu.

Parigi aveva pure sostenuto la candidatura della Palestina all’Unesco.

Di fronte alla disfatta presso il Consiglio di Sicurezza Onu, quando i palestinesi non avevano raggiunto i voti previsti per entrarvi a pieno titolo, ‘Abbas si era promesso di volgere all’Assemblea Generale se il processo di pace fosse rimasto in stallo.

“La nostra richiesta è la seguente: il riconoscimento all’Assemblea Generale Onu in qualità di Stato non membro, similmente a Svizzera e Vaticano”.

Dal 1967 Israele contiua ad occupare al-Quds (Gerusalemme Est) e la Cisgiordania.