Alto Comitato di monitoraggio del Congresso nazionale palestinese: dura condanna alla posizione dell’Anp sul Rapporto Goldstone,

Damasco. L’Alto Comitato di monitoraggio del Congresso nazionale palestinese ha duramente condannato la posizione dell’Anp sul Rapporto Goldstone concernente i crimini degli occupanti israeliani contro i civili della Striscia di Gaza.

 

Afferma l’Alto Comitato: “È un crimine scandaloso che tradisce i diritti del popolo palestinese. Non lo si deve far passare tanto facilmente. Mahmoud Abbas deve essere condotto davanti alla giustizia”.

 

Al termine della riunione di Damasco tenutasi domenica 10 ottobre alla presenza dei segretari generali delle fazioni palestinesi che hanno partecipato al Congresso nazionale, l’Alto Comitato ha ribadito, per bocca di Talal Naji:

1)      L’Alto Comitato condanna fermamente il comportamento del presidente dell’Anp, che ha ritardato la discussione del Rapporto;

2)      Condanna altresì la sottomissione dell’Anp alle pressioni israelo-americane;

3)      Considera l’iniziativa presa da Abbas come un grave tradimento dei legittimi diritti del popolo palestinese;

4)      Considera che il rinvio del Rapporto Goldstone rappresenta un insulto al sangue dei martiri, e una negazione delle sofferenze di centinaia di feriti dell’aggressione a Gaza e delle loro famiglie;

5)      Questo crimine giunge nell’ambito di una serie di concessioni politiche a vantaggio dell’entità sionista. I responsabili devono essere sottoposti ad inchiesta e giudicati.

6)      Bisogna insistere sulla realizzazione della riconciliazione nazionale, sebbene l’iniziativa vada ora rimandata a causa dello scandalo sul Rapporto Goldstone;

7)      L’Alto Comitato condanna duramente le aggressioni sioniste che proseguono contro al-Aqsa, e le continue campagne di giudaizzazione condotte contro la città occupata di Gerusalemme;

8)      Si devono contemplare misure concrete ed efficaci per salvare al-Aqsa ed i luoghi santi islamici e cristiani nella città occupata di Gerusalemme, proteggendone l’identità storica e difendendo i nostri fratelli che soffrono.

 

In attesa di una riforma istituzionale dell’Olp, il comunicato dell’Alto Comitato insiste poi sulla necessità di rendere operativi i compiti stabiliti dalla direzione provvisoria palestinese risultati dal Congresso nazionale, al fine di rendere unitarie le decisioni politiche palestinesi sulle differenti questioni d’interesse nazionale.

 

Vi è poi da notare che il Congresso nazionale si è tenuto a Damasco sotto la presidenza di Anis al-Sayegh, alla presenza della maggioranza dei membri dell’Alto Comitato di monitoraggio in rappresentanza delle diverse fazioni palestinesi, compresi il partito al-Tahrir ed i rappresentanti delle organizzazioni di Siria, Libano, Giordania, Egitto e di altre parti del mondo. 

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