Analista politico: la visita di Mesha’al accentua la vittoria palestinese e la sconfitta dell’occupazione

Gaza-InfoPal. Ahmed Sa’id, scrittore e analista esperto di affari israeliani, ha affermato che la visita del capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Mesha’al, alla guida di una delegazione formata dai leader del movimento, compiuta a Gaza venerdì, 7 dicembre “accentua la sconfitta dell’occupazione israeliana e la vittoria della resistenza palestinese nella recente guerra”. 

Egli ha spiegato che la visita di Mesha’al “non è stata accordata per via negoziale, essa arriva dopo la vittoria della resistenza palestinese”, considerando ciò un riconoscimento israeliano della propria impotenza e sconfitta. 

Sa’id si è riferito ad un rapporto trasmesso dall’emittente israeliana Canale 10, in cui essa evidenzia che Mesha’al arriva a Gaza sfidando Israele, egli ha affermato: “Ciò si evince dalle parole del leader di Hamas, che ha sfidato lo Stato ebraico dicendo: ‘Oggi siamo a Gaza, domani a Gerusalemme, Ramallah e nei territori del ’48′”. 

Lo scrittore palestinese ha aggiunto: “Tutto ciò avrà un impatto su Israele e rappresenta una nuova delusione, puoi immaginare come verranno interpretate le affermazioni sarcastiche di Mesha’al, fatte nei confronti di Netanyahu, che fallì nel tentativo di assassinarlo ad Amman nel ’97”. 

L’analista politico ha sottolineato che la visita di Mesha’al, compiuta proprio al termine dell’aggressione israeliana contro Gaza, dimostra che la resistenza ha raggiunto dei risultati concreti, dichiarando: “Per la prima volta Israele non reagisce, perché è consapevole che commettendo qualche sciocchezza nei confronti del leader di Hamas, essa subirà delle gravi conseguenze”. 

Sa’id ha sottolineato come né i media israeliani né Hamas hanno parlato di garanzie date da Israele alla visita di Mesha’al, “l’unica garanzia sarebbe la consapevolezza da parte dello Stato ebraico delle potenzialità della resistenza, perciò, si tratta di una chiara sfida”. 

Egli ha aggiunto che i giornali vicini al governo israeliano parlano timidamente della visita, mentre tutte le fazioni palestinesi a Gaza celebrano Mesha’al, e tutti sono uniti dietro alla resistenza, dopo i fallimenti del processo di normalizzazione. 

L’analista ha dichiarato: “Grazie alla resistenza, il potere di Israele si ridimensiona, abbiamo ottenuto una vittoria militare e anche politica, in questi momenti la politica israeliana è in difficoltà”. Aggiungendo che diversi funzionari israeliani hanno eluso le domande dei giornalisti circa la visita di Mesha’al, in quanto non avevano risposte da dare. 

Sa’id ha escluso che l’occupazione possa aggredire Mesha’al durante la sua visita a Gaza, “perché è consapevole del caro prezzo che pagherà, oggi gli israeliani non sono né interessati né pronti a scatenare una guerra con i palestinesi, Israele ha compreso bene la lezione”.

Il leader di Hamas in esilio, Khaled Mesha’al, è giunto nella tarda mattinata di venerdì 7 dicembre nella Striscia di Gaza, attraverso il valico di Rafah, a capo di una delegazione di alto livello dei dirigenti del movimento.

La delegazione è stata accolta dal primo ministro di Gaza Isma’il Haniyah, dai dirigenti di Hamas, le fazioni palestinesi, ministri, membri del Consiglio legislativo e dai capi delle  forze di sicurezza palestinesi.