MEMO e Wafa. Un gruppo di raccoglitori di ulivi palestinesi sono stati palestinesi attaccati con pietre e spray al peperoncino dai coloni israeliani, nel villaggio di Nilin, nel distretto centrale di Ramallah, nella Cisgiordania occupata.
Durante l’assalto, un anziano palestinese di 75 anni è stato severamente ferito alla testa con delle pietre, mentre si trovava vicino alla barriera di separazione israeliana.
La raccolta delle olive è la risorsa di sostentamento principale per centinaia di famiglie palestinesi che abitano nei Territori occupati da Israele. La popolazione palestinese è, tuttavia, costretta a subire le conseguenze dell’invasione israeliana, la quale include restrizioni di accesso alla propria terra e continui attacchi.
I coloni, durante l’aggressione, hanno inoltre distrutto le scalette e i copertoni utilizzati dagli agricoltori per raccogliere le olive.
I palestinesi che vivono nella Cisgiordania occupata denunciano da tempo i frequenti attacchi dei coloni israeliani, fautori di atti di aggressione, vandalismo e di distruzione delle coltivazioni. Tali violenze quotidiane contro i civili palestinesi si fanno addirittura più intense durante la stagione del raccolto delle olive.
Ad oggi sono tra i 500.000 e i 600.000 mila gli israeliani che vivono in insediamenti ad esclusività ebraica all’interno della zona est di Gerusalemme e della Cisgiordania, in aperta violazione delle leggi internazionali.
Traduzione per InfoPal di Sara Origgio