Auguri di Buona Pasqua alla Terra Santa.

Venerdì 2 aprile. In questi giorni di festività pasquali, vogliamo ricordare la situazione dei cristiani di Gaza, oppressi, insieme ai loro connazionali e fratelli musulmani, dall’assedio, dai bombardamenti e dagli effetti devastanti di “Piombo Fuso”.

La Pasqua, come il Natale, il Ramadan, la ‘Id al-Fitr, la ‘Id al-Adha e tutte le altre festività islamiche e cristiane, sono celebrate nella privazione, nell’angoscia di una situazione di perenne violenza causata dall’occupante israeliano e dai suoi potenti mezzi bellici. 

Vogliamo ricordare anche i cristiani della Cisgiordania, cui Israele ha proibito l’ingresso al Santo Sepolcro (Gerusalemme proibita ai Cristiani per le celebrazioni pasquali.), in una ennesima espressione di prepotenza e arroganza, alla faccia del diritto internazionale, delle leggi umanitarie, delle Convenzioni internazionali. 

Israele ha abituato media, politici e rappresentanti religiosi dalla dubbia buona fede, italiani e occidentali in generale, al ritornello: “I cristiani palestinesi sono perseguitati dai musulmani”. Si tratta di una menzogna. Di pura propaganda ad uso e consumo di media (di destra, centro, sinistra e cristiani) ormai acriticamente proni a ricevere e pubblicare le veline dell’esercito, dei servizi e degli uffici stampa ministeriali israeliani.

Tutto serve, tutto è utile alla politica di conquista e di oppressione sionista.

Suonando alle nostre orecchie la cantilena del musulmano che opprime il cristiano in Terra Santa, Israele ci impedisce di ascoltare il grido di Gerusalemme ebraicizzata, violata nella sua natura islamo-cristiana. Lo stesso accade per Betlemme, soffocata dal Muro della Vergogna, e per altre città della Cisgiordania.

Ascoltiamo le sirene d’Israele e ignoriamo che al-Quds, la Santa, con i suoi luoghi di culto musulmani e cristiani, è a rischio di annientamento per far spazio a un mito: il Terzo Tempio ebraico (*).

Edifici storici, patrimonio dell’Umanità, oltreché retaggio religioso di miliardi di esseri umani, sono minacciati di distruzione perché le fantasie di estremisti ebrei possano trovare posto, trasformando la Terra Santa davvero nel luogo dell’Armageddon finale. Dell’Apocalisse. 

Le Chiese per lo più tacciono, silenziate da sensi di colpa, ricatti, campagne mediatiche che ne mettono in luce drammi, peccati capitali, disastri, ma che hanno principalmente il compito di impedire la condanna e la reazione sul furto della Terra Santa. Sul suo saccheggio a tutto vantaggio di Israele e della Israel Lobby, la più grande cupola mafiosa del mondo. 

È con la consapevolezza della tragedia del tempo attuale, della minaccia che le politiche israeliane e della Lobby rappresentano per l’Umanità intera, che auguriamo ai cristiani di Terrasanta una Pasqua di resurrezione, di riscatto e cambiamento. Per loro e per tutti noi. 

La Redazione di Infopal 


(*) Si leggano gli articoli e i repor pubblicati su Infopal: Gruppi ebraici lanciano una campagna per la 'ricostruzione del tempio' al posto di al-Aqsa; Netanyahu all'AIPAC: 'Gerusalemme è la capitale di Israele'.; La Knesset: 'Nessun negoziato su Gerusalemme, capitale eterna di Israele'.; Gerusalemme, rapporto strategico dell'Istituto internazionale al-Quds. E altri contenuti nello spazio dedicato a “Gerusalemme”.

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