Auto delle brigate al-Qassam salta in aria: 6 morti, tra cui una bimba.Oltre 20 i feriti.

Gaza – Infopal. 6 persone sono morte e 20 altre sono rimaste ferite in un’esplosione che, ieri sera, ha investito l’auto in cui si trovavano membri delle brigate al-Qasssam, ala militare di Hamas.

Cinque delle vittime erano membri delle brigate e la sesta era una bambina.

Fonti del ministero della Sanità della Striscia di Gaza hanno reso noto che tra i morti compare il capo locale delle Qassam, Nihad Amar Mussabih, ricercato da Israele, e un altro dirigente, Iyad Al-Hayah, nipote di Khalil al-Haya, leader di Hamas. Sono inoltre deceduti altri due combattenti delle Qassam Nidal al-Mubayd, Usama al-Halu, Hasan al-Halu e la piccola Sirin as-Safadi.

Le fonti hanno aggiunto che le vittime erano in viaggio verso la spiaggia di Gaza, con una gita organizzata dalla moschea, e che stavano riposando quando l’esplosione li ha colti d’improvviso a seguito della detonazione di una bomba collocata sotto un’auto parcheggiata nei pressi della stazione di servizio.

Il ministero degli Interni ha informato di aver aperto un’inchiesta e che divulgherà i risultati raggiunti. Ihab al-Ghussain, portavoce del ministero, ha spiegato che le ragioni dietro l’attacco sono ignote, che negli ultimi giorni sono avvenuti diversi incidenti che hanno provocato la morte di cittadini di Gaza e che potrebbero esserci legami tra i vari episodi.

Quella di ieri sera è stata la terza esplosione della giornata, sempre nella città di Gaza: in mattinata, una detonazione aveva ucciso un cittadino e devastato un bar, e un’altra aveva colpito la casa di Marwan Abu Ras, parlamentare di Hamas.

Le brigate al-Qassam hanno invece accusato "le forze di occupazione israeliane e i loro  collaboratori della corrente fuggita da Gaza" della responsabilità dell’esplosione. 

Il governo di Ismail Haniyah oggi si è riunito d’urgenza per discutere su quale risposta dare al massacro commesso sulla spiaggia di Gaza.

Taher an-Nuno, portavoce del governo, ha invitato tutte le fazioni nazionali ed islamiche a chiarire le proprie posizioni nei confronti di "questo attentato criminale".

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