“Qui ci sono stanze che fungono da celle in isolamento, dove si consumano abusi e pratiche di tortura. Nessuno può accedervi, nemmeno il Comitato Internazionale della Croce Rossa”.
Attualmente 16 detenuti palestinesi si trovano qui, non hanno acqua, sono malati e sofferenti, e molti rischiano di restare disabili a vita per la negligenza medica.
Salah Zugayyar, ex detenuto palestinese, ha fatto esperienza della clinica della prigione di Ramle, e parla di “situazione catastrofica”.
Zugayyar ha 18 anni, e conferma le violazioni israeliane e le pratiche di tortura che si consumano qui dentro ai danni dei detenuti palestinesi: “Israele provoca la loro morte lenta, e lo fa consapevolmente”.