Campagna di arresti israeliana in Cisgiordania prende di mira 70 nativi palestinesi

Campagna di arresti israeliana in Cisgiordania prende di mira 70 nativi palestinesi

Cisgiordania-InfoPal. Ieri sera e all’alba di lunedì, le forze di occupazione israeliane hanno lanciato una massiccia campagna di arresti, prendendo di mira circa 70 cittadini palestinesi della Cisgiordania, tra cui due donne: Manal Dodin, Muntaha al-Tawil, moglie del prigioniero Jamal al-Tawil e la giovane Ahed Tamimi.

L’Autorità sui Prigionieri, affiliata all’ANP di Ramallah, e il Club dei Prigionieri Palestinesi hanno riferito in un comunicato congiunto che gli arresti “sono stati eseguiti a Gerusalemme e nei suoi sobborghi, a Ramallah, e nei distretti di Hebron, Qalqilya, Tulkarem, Jenin, Tubas e Nablus, accompagnati da attacchi contro detenuti e le loro famiglie, oltre ad atti di sabotaggio e distruzione all’interno delle case, che rientrano nel quadro dell’aggressione globale contro il nostro popolo e delle operazioni di vendetta collettiva”.

La dichiarazione rende noto che il numero totale di arresti dopo il 7 ottobre ammonta a 2.150, e questo numero non include i detenuti di Gaza, compresi i lavoratori imprigionati fino ad oggi. Le campagne comprendono la continua detenzione di tutti i gruppi, compresi bambini, anziani, donne e centinaia di ex prigionieri che hanno trascorso anni nelle carceri dell’occupazione israeliana.

(Fonte: Quds Press, Wafa, PIC).