Cisgiordania: ordinato l’abbattimento di una moschea.

Nablus – Press tv. Le autorità israeliane hanno ordinato ieri la demolizione di una moschea in fase di restauro nella cittadina di Burin, in Cisgiordania, come riporta il rappresentante dell'Anp responsabile della questione degli insediamenti, Ghassan Daghlas.

Daghlas ha infatti spiegato che l'Amministrazione civile israeliana ha imposto di fermare i lavori alla moschea Salman al-Farisi, chiedendo l'abbattimento dell'intero edificio.

L'ordine sarebbe stato emanato con il pretesto che i cantieri non erano stati aperti con le licenze richieste.

Il funzionario dell'Anp ritiene che, date le attuali circostanze, la decisione d'Israele al riguardo sia stata una “mossa pericolosa”.

Del caso si sta occupando l'avvocato palestinese Tawfiq Jabarin, che ha precisato che l'ordine di demolizione è stato emesso dalla sede del dipartimento israeliano per le Costruzioni e le strutture della città di Beit al-Had, e che ai palestinesi sono stati dati sette giorni per smantellare l'intera moschea.

Quest'ultima, circondata da numerose case costruite dai palestinesi dopo il 1967, è attualmente finanziata dai cittadini di Burin, ed è la seconda moschea del villaggio, per dimensioni.

Le autorità israeliane, rivela inoltre il sindaco Ali Eid, sostengono che la moschea si trova nell'area C, la cui supervisione spetta a Israele.

Jabarin ha ricordato che i tribunali israeliani non accettano gli “accordi verbali”, e che quindi un ordine di abbattimento deve provenire ufficialmente dall'Amministrazione civile, con tutti i dettagli al riguardo.

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