Betlemme – Imemc. Nella giornata di lunedì 04/11 numerosi coloni israeliani hanno invaso un oliveto presso il villaggio cisgiordano di al-Jab’a, sito a sud-ovest di Betlemme, allagandolo poi con acque reflue.
Il capo del consiglio del villaggio, Thiab Masha’la ha riferito che gli assalitori provenivano dalla colonia di Beyt Ayin, illegalmente eretta su terreni di privati palestinesi dislocati a sud ed a ovest di al-Jab’a.
Ha inoltre precisato che i coloni, coadiuvati da militari israeliani, hanno allagato una superficie di 1,23 acri nella zona di Wad al-Khanzir, coperta da un oliveto di proprietà del defunto Muhammad Ibrahim Abu Luha.
Masha’la ha sottolineato che gli oliveti della zona, trovandosi al di là dell’illegale cortina d’annessione eretta dai coloni israeliani, risultano di fatto irraggiungibili per i loro proprietari palestinesi, che sono pertanto costretti a richiedere un lasciapassare ai soldati di Tel Aviv. Risulta peraltro con ogni evidenza che le acque di scarico che hanno invaso l’oliveto provengono dall’insediamento colonico israeliano.
Tale aggressione non rappresenta che l’ultimo capitolo di una continua escalation di violazioni a danno dei Palestinesi, delle loro proprietà e dei loro luoghi sacri.
Lo scorso venerdì (01/11) diversi coloni occupanti illegalmente le terre palestinesi site nei pressi della città di Nablus, nella Cisgiordania del nord, hanno invaso un altro oliveto, rubando le olive strappate a quasi 300 alberi.
Nello stesso giorno, numerosi coloni sono penetrati in un frutteto presso il villaggio di Yasuf, sito ad est della cittadina cisgiordana di Salfit, rubando un asino, delle coperte e strumenti per la raccolta delle olive.
Attacchi di questo genere, mossi in diverse località della Cisgiordania, tendono ad aumentare con l’approssimarsi del periodo di raccolta delle olive e finiscono spesso per includere furti di prodotti, sradicamenti o incendi di alberi e vessazioni ai proprietari, cui viene imposto di farsi da parte.
Le colonie erette da Israele a Gerusalemme est ed in Cisgiordania sono totalmente illegali tanto alla luce della Legislazione Internazionale, quanto in base alle disposizioni sancite dalla quarta convenzione di Ginevra nonché da un gran numero di risoluzioni ad opera delle Nazioni Unite.
Traduzione per InfoPal di Giuliano Stefanoni