Nablus-Imemc. Mercoledì 2 luglio coloni israeliani hanno incendiato un magazzino di una fattoria di ovini situata nel villaggio di Aqraba, a sud di Nablus.
Ghassan Daghlas, il rappresentante dell’Autorità Palestinese incaricato di monitorare le attività dei coloni nel nord della Cisgiordania, ha dichiarato a Ma’an che un gruppo di coloni israeliani ha dato fuoco a un deposito contenente cibo per le capre e attrezzi agricoli appartenenti a Fadi Bani Jaber.
Ha aggiunto che i coloni hanno scritto dei graffiti razzisti sui muri della fattoria che incitavano all’uccisione dei palestinesi, inclusa una “vendetta cruenta” e il pagamento di “un alto prezzo”.
La gente del posto è riuscita a radunare la pecore, ma la struttura metallica che circonda la fattoria è stata distrutta dal fuoco, secondo quanto riferito da Ma’an.
Daghlas ha dichiarato a Ma’an che i coloni provenivano dal vicino insediamento illegale di Itamar.
Atti di violenza come questi contro i palestinesi e le loro proprietà sono perseguiti molto raramente. Centinaia di attacchi razzisti contro i palestinesi in Israele e Cisgiordania si verificano ogni anno e sono spesso diretti contro i siti sacri musulmani e cristiani.
Traduzione di Federica Lomiri