Coloni israeliani sradicano più di 200 ulivi vicino a Nablus

Ma’an. Una fonte ufficiale palestinese ha reso noto che venerdì 11 gennaio, i coloni israeliani hanno distrutto oltre 200 alberi d’ulivo in un villaggio di Nablus.

Ghassan Daghlas, responsabile per l’Anp del dipartimento di monitoraggio delle colonie israeliane, ha riferito a Ma’an che nella mattinata di venerdì, decine di coloni dall’avamposto illegale di Esh Kodesh hanno fatto irruzione nel villaggio di Qusra e sradicato almeno 210 alberi d’ulivo. 

Gli alberi erano di proprietà di Jamal Abdel-Aziz, Abdul Majid Hassan, Abdul Azim Ahmed e Noman Abu Rayda.

Nella ultime settimane, il villaggio di Qusra è stato oggetto di diversi attacchi violenti da parte dei coloni, provenienti dagli avamposti coloniali vicini. 

Giovedì 10 gennaio, i coloni di Kodesh Esh hanno aperto il fuoco contro gli abitanti di Qusra, colpendo Samer Masameer, di 26 anni, ad una gamba. 

Sabato scorso, i coloni hanno fatto irruzione nel villaggio, sparando in aria, molti abitanti sono stati aggrediti, alcune abitazioni e un trattore sono stati danneggiati durante l’irruzione. Qualche giorno prima, i coloni avevano sradicato più di 190 alberi d’ulivo, sempre a Qusra.

La zona di Nablus, dove gli insediamenti israeliani sorgono nelle immediate vicinanze dei villaggi palestinesi, la frequenza degli attacchi dei coloni è particolarmente elevata. 

Gli attacchi compiuti dai coloni contro i palestinesi e le loro proprietà sono sistematici e raramente vengono perseguiti dalle autorità israeliane.

Secondo il diritto internazionale, tutti gli insediamenti israeliani sono illegali.