Gaza – PIC. Muhammad Thabet, direttore delle pubbliche relazioni presso la Compagnia di distribuzione dell’energia elettrica di Gaza, ha affermato che il programma attualmente in vigore nella Striscia di Gaza non è cambiato e la compagnia opera con quattro ore di alimentazione seguite da 16 ore di black-out.
Thabet ha sottolineato, in un’intervista a PIC, che la compagnia elettrica sta lavorando per fornire energia alle strutture più vitali e più bisognose di elettricità: ospedali, pozzi d’acqua e pompe per le fogne.
Ha affermato che la società continua il suo pieno coordinamento ai massimi livelli con i comuni della Striscia di Gaza, sottolineando che questa soffre di una grave crisi a causa della scarsità di energia elettrica.
Ha sottolineato che la centrale di Gaza è ancora chiusa e non ci sono stati cambiamenti. “La situazione nella Striscia di Gaza è molto difficile e le nostre squadre sono sotto grande pressione per fornire alla popolazione le limitate quantità di elettricità disponibili”, ha aggiunto.
In precedenza, l’Unione dei comuni della Striscia di Gaza aveva avvertito delle “conseguenze disastrose derivanti dall’arresto del funzionamento dell’unica centrale elettrica della Striscia”.
La stazione ha smesso di funzionare undici giorni fa a causa del divieto israeliano dell’ingresso del carburante necessario, come parte delle sue recenti decisioni di inasprire l’embargo sulla Striscia.