Con la scusa delle festività ebraiche, le autorità israeliane chiudono la moschea di Ibrahimi ai musulmani

Con la scusa delle festività ebraiche, le autorità israeliane chiudono la moschea di Ibrahimi ai musulmani

Hebron/al-Khalil. Lunedì, le Autorità di occupazione israeliane (IOA) hanno chiuso la moschea Ibrahimi, nella città di Hebron, nel sud della Cisgiordania, per i fedeli musulmani, con il pretesto delle festività ebraiche, mentre l’hanno aperta solo per le preghiere ebraiche, secondo quanto dichiarato dal Direttore generale del Dipartimento dei beni religiosi islamici di Hebron, Nidal Jaabari.

Inoltre, le forze di occupazione (IOF) hanno rafforzato le misure di sicurezza nei pressi della moschea e nei dintorni di Hebron per garantire l’arrivo dei coloni nella città occupata e la loro celebrazione della festività ebraica di Sukkot nella moschea e nei suoi cortili.

Jaabari ha spiegato che le IOA terranno la moschea Ibrahimi chiusa ai palestinesi fino alle dieci di sera di martedì, sottolineando che si tratta di una violazione della santità della moschea e una provocazione nei confronti dei musulmani. Ha invitato la comunità internazionale, i Paesi islamici e arabi, e ogni istituzione correlata, in particolare l’UNESCO, a mettere in atto le decisioni riguardanti i pericoli che corrono sia la moschea Ibrahimi che la moschea di al-Aqsa nella Gerusalemme occupata.

(Fonti: Wafa, PIC e Quds Press).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.