Così decretando, l’Alta Corte israeliana ha respinto tutti i ricorsi.
“A Gerusalemme – una bomba ad orologeria – è in atto un piano di pulizia etnica silenziosa, con la deportazione dei palestinesi che vi risiedono da sempre”.
Il dato sui documenti d’identità e sul diritto di residenza confiscati unilateralmente e illegalmente da Israele ai palestinesi di Gerusalemme sin dal 1967 è di 14.561.
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