Detenuti palestinesi abusati sessualmente nelle carceri israeliane

Ramallah – WAFA. Le istituzioni dei prigionieri hanno chiesto l’urgente necessità di aprire un’indagine internazionale sui crimini commessi dalle Autorità di occupazione israeliane all’interno delle carceri contro i detenuti palestinesi che sono stati sottoposti a varie forme di maltrattamento, tra cui abusi fisici e psicologici.

La Società dei prigionieri palestinesi (PPS) e la Commissione per gli Affari dei detenuti ed ex-detenuti hanno affermato in una dichiarazione congiunta che sono state raccontate testimonianze orribili di prigionieri – uomini e donne – che sono stati sottoposti ad abusi sessuali durante l’arresto, l’interrogatorio e la detenzione.

I palestinesi di tutti i Territori occupati hanno tenuto martedì il sit-in settimanale nella città di al-Bireh in solidarietà con i detenuti palestinesi incarcerati nelle prigioni israeliane.

Un rapporto pubblicato lunedì dalle Nazioni Unite indica chiaramente ed esplicitamente per la prima volta che le detenute sono state sottoposte a gravi violazioni, tra cui aggressioni sessuali.

Due detenute di Gaza sono state violentate, mentre altre sono state sottoposte a minacce di stupro e spogliate dei loro vestiti.

Il direttore generale della Società per i prigionieri palestinesi (PPS), Abdullah al-Zaghari, ha dichiarato di aver ottenuto testimonianze e dichiarazioni anche da detenuti maschi durante il loro arresto, durante il quale sono stati esposti a gravi aggressioni sessuali, a pesanti percosse, a minacce di stupro, all’uso di cani poliziotto e all’utilizzo di civili come scudi umani e ostaggi, nonché a esecuzioni extragiudiziali.

Inoltre, le donne detenute sono state sottoposte a minacce di stupro e a molestie, anche verbali.

Almeno otto detenuti nelle carceri dell’occupazione sono morti a causa delle torture subite dopo il 7 ottobre, oltre al crimine di sparizione forzata che l’occupazione israeliana continua a perpetrare contro i detenuti di Gaza, impedendo al Comitato Internazionale della Croce Rossa e alle squadre legali di visitarli e di esaminare le condizioni della loro detenzione. L’occupazione insiste in questo crimine, che costituisce una palese violazione del diritto internazionale.

Al-Zaghari ha affermato la necessità che la Corte internazionale di giustizia (CIG) imponga procedure legali che impediscano il genocidio collettivo nella Striscia di Gaza.