Hebron-Ma’an. Un prigioniero palestinese è morto, venerdì pomeriggio, nella prigione israeliana di Ayalon, ad al-Ramla.
La Società per i prigionieri palestinesi – PPS – ha confermato la morte del prigioniero Wissam Abed al-Majid Nayif al-Shalaldeh, di 28 anni, proveniente da Sair, Hebron, distretto meridionale della Cisgiordania, sottolineando che le circostanze della sua morte non sono ancora note.
Al-Shalaldeh venne arrestato dalle forze israeliane nel 2015 e fu condannato a sette anni di carcere.
La PPS ha aggiunto che al-Shalaldeh era sposato e padre di quattro figli.
Le autorità israeliane hanno informato la famiglia di al-Shalaldeh della sua morte, senza fornire ulteriori dettagli, chiedendo loro di recarsi all’Istituto forense di Abu Kabir.
La PPS ritiene le autorità israeliane interamente responsabili per la morte di al-Shalaldeh, affermando che “i continui crimini israeliani contro i prigionieri palestinesi sono responsabilità della comunità internazionale, che rimane in silenzio”.
Secondo la PPS, al-Shalaldeh è il quarto prigioniero a morire in custodia israeliana dall’inizio del 2018. Il prigioniero Yassin al-Saradih, di Gerico, è stato aggredito a morte dalle forze israeliane dopo la sua detenzione il 22 febbraio 2018; Aziz Eweisat da Gerusalemme, morto dopo essere stato aggredito dalle forze israeliane di “Nahshon”, all’interno delle carceri israeliane, il 19 maggio 2018; Muhammad Rimawi, picchiato a morte durante la sua detenzione, il 18 settembre 2018.
La PPS ha aggiunto che la morte di al-Shalaldeh porta a 218 il numero totale di prigionieri palestinesi morti nelle carceri israeliane o durante l’arresto, dal 1967.