Direttrice di un gruppo ambientalista arabo si ritira da corso UE a causa della presenza di una delegazione israeliana

Bari – MEMO. La direttrice di un gruppo ambientalista arabo si è ritirata da un corso di formazione dell’Unione Europea (UE) in Italia, questa settimana, dopo l’apparizione di una delegazione israeliana, spingendola a chiedere all’UE di attenersi al diritto internazionale, evitando di aiutare elementi dell’occupazione israeliana.

Secondo l’agenzia di stampa libanese Al-Mayadeen, un’organizzatore del progetto “Water and Environment Support” ha invitato Mariam al-Jaaja, Direttrice generale dell’Unione araba per la Protezione della Natura (APN), a partecipare al corso di formazione nella città italiana di Bari.

Mariam Al-Jaaja, direttore generale dell’Unione araba per la protezione della natura (APN) [Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia occidentale ESCWA/Facebook].

Tuttavia, al-Jaaja ed il suo gruppo sono stati sorpresi dalla presenza di una delegazione che rappresentava Israele e, dopo aver consultato i membri dell’APN e dell’Arab Network for Food Sovereignty (ANFS), un’unione di 35 entità provenienti da 13 paesi arabi, ha presentato un’obiezione pubblica alla presenza israeliana e si è ritirata dalla partecipazione.

Critica nei confronti dell’UE per la presunta contraddizione nell’invitare israeliani a queste sessioni, ha chiesto agli organizzatori del progetto di rispettare il diritto internazionale e ha respinto l’affermazione di alcuni partecipanti secondo cui la formazione è “tecnica” e non politica.

Al-Jaaja ha definito la sua organizzazione come dedicata alla difesa dei settori ambientali e agricoli in Palestina e Giordania dalle “pratiche criminali dell’occupazione israeliana” e ha respinto l’uso delle questioni ambientali “per normalizzare le relazioni con l’occupazione”.

Riguardo al progetto dell’UE e ai suoi organizzatori, ha sottolineato che “se vogliono fermare il conflitto in modo sostenibile e giusto, devono affrontare le sue cause profonde come l’occupazione, il furto delle risorse e la violazione dei diritti umani”.

Traduzione per InfoPal di F.L.