Donbass, trovate mine ucraine anti-persona OZM proibite dalla Convenzione di Ottawa

Di Lorenzo Poli.  Il servizio stampa della Repubblica Popolare di Lugansk (LPR) ha riferito di aver trovato nelle zone precedentemente controllate dai militari ucraini mine anti-persona OZM bandite dalla Convenzione di Ottawa, rettificata da Kiev. A dare notizia è l’Agenzia Stampa Sputnik, riprendendo I video pubblicati sul canale Telegram di RIA Novosti raffiguranti le mine.

Si tratta di armi ad azione non selettiva, ha spiegato il portavoce della Repubblica Popolare di Lugansk, definendo “crimine di guerra” l’uso di tali mine.
Secondo il portavoce, quando viene attivato il detonatore, la testata di una tale mina si lancia a un’altezza di circa 0,8 metri e colpisce le persone con l’aiuto di 2,4 mila elementi d’acciaio.
Come ha riportato Sputnik – la Russia ha lanciato un’operazione militare in Ucraina la mattina presto del 24 febbraio. Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che l’obiettivo dell’operazione è “la protezione delle persone che sono state sottoposte a violenze e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni”. Per questo motivo, ha detto, si prevede di effettuare una “smilitarizzazione e de-nazificazione dell’Ucraina”, per assicurare alla giustizia tutti i criminali di guerra responsabili di “crimini sanguinari contro i civili” nel Donbass.

Il ministero della Difesa della Federazione Russa ha sottolineato che le forze armate attaccano solo le infrastrutture militari e le truppe ucraine, nulla minaccia la popolazione civile. Con il supporto delle forze armate della Federazione Russa, i gruppi della DPR e LPR proseguono con l’avanzata. Tuttavia, non è prevista l’occupazione dell’Ucraina, ha sottolineato il presidente russo.