Due uomini uccisi martedì nel campo di rifugiati palestinese in Libano

Ma’anDue persone sono state uccise nella giornata di martedì 28 luglio nel corso di scontri tra gruppi armati in un campo di rifugiati palestinesi vicino la città portuale di Sidon, nel Sud del Libano, come riportato da un ufficiale palestinese.

Il militare, che non ha voluto rivelare la propria identità, ha identificato nelle due persone uccise nel campo di Ain al-Hilweh: Talal Maqdah un militante di al-Fatah, e Diab Mohammad un commerciante.

Negli scontri sarebbero rimaste ferite sei persone, di cui una gravemente.

“Uomini armati hanno incominciato a sparare ai due membri del gruppo militante Jund al-Sham, e c’è stato uno scambio di colpi tra militanti delle organizzazioni Jund al-Sham e al-Fatah”, ha dichiarato l’ufficiale.

“Il clima è molto teso e per le strade sono stati schierati decine di uomini armati”, ha aggiunto.

Numerose famiglie palestinesi, alcune delle quali avevano chiesto rifugio nel campo fuggendo dalle violenze in Siria, hanno abbandonato il campo in seguito agli scontri.

Alle 11:00 p.m ora locale, gli scontri sono diminuiti di intensità, intervallati da sporadici colpi d’arma da fuoco.

Le violenze sono esplose tre giorni dopo l’uccisione di Talal al Ourdoni, ufficiale di Fatah, per mano di un gruppo di assalitori non identificato che gli ha sparato mentre passeggiava per Ain al-Hilweh.

Ourdoni era a capo di una divisione all’interno del servizio di sicurezza nazionale palestinese di Ain al-Hilweh. Il più grande campo di rifugiati del Libano.

Moltissimi sono i palestinesi che vivono in condizioni indescrivibili nei 12 campi ufficiali del Paese.

L’esercito libanese, a seguito di un tacito accordo stipulato dopo la guerra civile del 1975-1990, non può accedere al campo.  Le fazioni palestinesi sono responsabili della sicurezza.

Ain al-Hilweh è diventata teatro di “pareggiamento dei conti” tra diverse fazioni nonché terreno fertile per gruppi di estremisti sorti dalla devastante povertà che ha afflitto il campo.

Traduzione di Mafalda Insigne