Egitto, Coalizione per la legittimità lancia un’altra giornata di proteste

Il Cairo-Quds Press. La Coalizione nazionale egiziana per sostenere la legittimità ha lanciato un appello per organizzare manifestazioni di massa nella giornata di venerdì 18 ottobre sotto lo slogan “la presentazione del conto”, in riferimento ai 100 giorni passati sotto governo golpista nato in seguito al colpo di stato del 3 luglio scorso, guidato dal ministro della Difesa Abdel Fattah al- Sisi contro il presidente Mohammed Mursi.

In un comunicato stampa diramato giovedì 17 ottobre, la coalizione ha dichiarato che “l’obiettivo del golpe era quello di instaurare di nuovo il regime del deposto presidente Hosni Mubarak. Ciò si evince dal fatto che i simboli dell’era di Mubarak ricoprono ora delle posizioni chiave nel governo attuale e nel Comitato dei cinquanta, presieduto da Amr Moussa, oltre al fatto che essi controllano i media, che a loro volta, hanno riportato in scena i simboli del regime deposto”.

Nel suo comunicato, la coalizione ha affermato che nei cento giorni successivi al golpe, “l’Egitto ha raccolto dei risultati amari su tutti i livelli”. Ha poi indicato gli effetti negativi del colpo di stato, sottolineando “l’oppressione esercitata dal governo golpista di al-Sisi, caratterizzato dall’inganno e la falsità, che ha seminato morte e spargimenti di sangue, impiegando le munizioni vietate a livello internazionale e l’aviazione militare per uccidere i manifestanti pacifici e bruciare le tende con i manifestanti all’interno, oltre all’uso dei bulldozer per trasportare i defunti”.

Ha anche aggiunto che la situazione sta andando di male in peggio perché “sia la polizia che l’esercito hanno arruolato dei teppisti nelle loro fila”. La coalizione si è quindi chiesta come avrebbero fatto le forze di sicurezza a proteggere i confini nazionali e il popolo, mentre provvedono loro stesse a terrorizzare e reprimere la loro gente.

La coalizione ha anche affermato che il governo dei golpisti ha arrestato decine di migliaia di persone, addossandole delle false accuse e imprigionandole. “Le case di coloro che si sono opposti al colpo di stato sono state assaltate e saccheggiate, mentre le donne sono state prese in ostaggio e arrestate con false accuse, e decine di persone sono decedute nelle carceri. Tutto ciò si aggiunge al ritorno in scena dei servizi segreti che arrestano gli attivisti e perfino i loro avvocati”, ha aggiunto.

Nella sua valutazione dei cento giorno successivi al colpo di stato, la Coalizione nazionale per la legittimità ha dichiarato che “la cospirazione tramata contro l’Egitto dopo la Rivoluzione del 25 gennaio 2011 ha riportato, rapidamente, il paese ai livelli precedenti a quella data. Si è assistito al ritorno del pugno duro dell’esercito, che ora controlla le redini del potere, instaurando un regime totalitario caratterizzato dalla corruzione, stagnazione e ingiustizia sociale”.